Da Busto Arsizio ad Amandola, dono alpino nelle terre del sisma

Il gruppo delle penne nere porterà un crocifisso in legno nelle Marche

Il crocifisso degli alpini

Il crocifisso degli alpini

Busto Arsizio, 18 agosto 2018 - Il centro polifunzionale di Amandola, tra i paesi nelle Marche colpiti dal terremoto nell’agosto 2016, diventerà la casa del Crocifisso degli Alpini. L’opera, realizzata su legno con la tecnica russa della scrittura di icone è un dono del Gruppo Alpini di Busto Arsizio. E si rafforza così il legame tra le penne nere bustesi con il territorio colpito dal sisma il 24 agosto 2016.

Il gruppo guidato da Franco Montalto lo scorso anno aveva portato aiuti (anche 50 computer a una scuola media) in quei paesi feriti. In quell’occasione aveva incontrato il presidente della sezione Marche degli Alpini Sergio Mercuri che aveva manifestato la necessità di avere un crocifisso da collocare nella piccola cappella che doveva essere costruita dopo il terremoto. I mesi trascorrono, la costruzione della cappella resta bloccata, ma gli Alpini non dimenticano l’impegno preso, trovare un crocifisso da donare ad Amandola.

E qualche settimana fa "inaspettata è arrivata la proposta di Marina Maestrini, corista nel nostro coro Monterosa - spiega Montalto – ha portato a noi una sua opera, un bellissimo Cristo in croce, dipinto con la tecnica delle icone, dicendo che era un suo regalo per il nostro gruppo". Il capogruppo delle Penne Nere di Busto Arsizio non ha perso tempo: "Ho subito chiamato il presidente della sezione Marche Mercuri, informandolo di questo dono e della nostra intenzione di regalarlo alla comunità di Amandola".

Per l’opera è già stata decisa la collocazione: non essendo stata realizzata la cappella, sarà collocata all’interno del centro polifunzionale, che è il punto di riferimento di tante attività nel paese. La consegna avverrà sabato prossimo, il 25. "Siamo stati invitati per la festa patronale del Beato Antonio di Amandola – continua Montalto – con me saranno presenti Alberto Riva, presidente del coro Monterosa, il vicecapogruppo Giuseppe Martucci e Marina Maestrini, la nostra corista-artista". Il Crocifisso degli alpini, com’è stato subito chiamato dagli amici di Amandola, sfilerà nella processione, poi dopo la benedizione solenne verrà collocato nella struttura comunitaria che sarà la sua casa. Marina Maestrini è commossa.

"Ho donato il crocifisso agli Alpini sapendo che ne avrebbero fatto un buon uso, ma mai avrei immaginato questa destinazione – dice – realizzare quest’opera mi ha dato emozioni profonde, è stata un’esperienza di meditazione e preghiera insieme, e ora sono davvero contenta che raggiungerà Amandola, grazie agli Alpini, a cui sono legata non solo come corista ma anche per affetti familiari. Mio marito Maurizio era alpino, mio fratello fa parte del gruppo bustese". Ma c’è un elemento ancora più straordinario, lo fa rilevare il capogruppo delle Penne Nere bustesi, Montalto “E’ una coincidenza che ci ha sorpresi tutti – spiega – il papà di Marina, Giuseppe, era originario di Amandola. Nessuno di noi, nel gruppo, era a conoscenza di questo particolare, forse dal Cielo hanno proprio voluto che il Crocifisso realizzato da Marina compisse questo viaggio, fermandosi per sempre ad Amandola".