Busto Arsizio (Varese), 16 aprile 2025 – Resta in carcere il 21enne arrestato per le violenze fisiche e sessuali nei confronti di una 14enne avvenuto lunedì 14 aprile a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il gip del tribunale Veronica Giacoia ha sciolto la riserva accogliendo la richiesta di misura cautelare del pubblico ministero Massimo De Filippo. A parere del gip sussiste infatti il pericolo di reiterazione del reato.

Questa mattina, in sede di interrogatorio il giovane, di origini egiziane, domiciliato a Rozzano, e assistito dall'avvocato Antonio Vincenzo Rullo, aveva respinto le accuse e si era difeso dichiarando che la ragazza, con la quale, a suo dire, aveva già avuto altri incontri dopo averla conosciuta sui social, era consenziente.
L'incontro e la violenza
Stando alle indagini, la vittima avrebbe conosciuto il ragazzo sui social e si sarebbe fidata di lui per i modi gentili. Così, quando è arrivata la richiesta di un appuntamento lei ha accettato. Nel pomeriggio di lunedì i due hanno passeggiato insieme fino ad arrivare in via Vercelli, nella zona in prossimità della stazione FNM, probabilmente un luogo che il 21enne conosceva.
Qui, in un campo incolto, al di là di un muro diroccato, l’uomo ha dato sfogo alla sua bestialità, picchiandola brutalmente e abusando di lei. La ragazza, in trappola, è riuscita comunque ad urlare: grida disperate avvertite da una residente che ha subito chiamato i soccorsi.
I soccorsi e l’arresto
Sul posto in pochi minuti è arrivata una pattuglia della Polizia locale mentre il nordafricano stava ancora picchiando la ragazzina, gli agenti sono riusciti a fermarlo nonostante opponesse resistenza. La minorenne, in lacrime, terrorizzata, ferita, salvata dalla telefonata arrivata al 112, è stata soccorsa dagli operatori sanitari che l’hanno accompagnata in ospedale dove è stata curata, la prognosi è di 50 giorni, ma per guarire dal trauma interiore ci vorrà molto tempo e un delicato percorso di accompagnamento psicologico. Il ventunenne è stato arrestato in flagranza e portato in carcere a Busto Arsizio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.