Varese, 27 gennaio 2021 - Più di vent'anni. Per la precisione ventitré. Sono trascorsi 23 anni da quella notte del 1998 in cui le Bestie di Satana ha iniziato a uccidere. Per sei anni però i misfatti della più nota e sanguinaria setta satanica della Lombardia sono rimasti nascosti. I delitti furono scoperti dalle forze dell'ordine il 24 gennaio del 2004. Diciassette anni fa, dunque, iniziò a venire a galla la sequenza di omicidi e "suicidi" che Andrea Volpe, Nicola Sapone e la loro banda avevano perpetrato ai danni di molti loro coetanei. Ma la scia di sangue che le Bestie di Satana, così si faceva chiamare il gruppo di assassini, stavano lasciando alle proprie spalle era ben più lunga.
La scoperta
Nella notte fra il 23 e il 24 gennaio 2004 le forze dell'ordine sono al lavoro a Golasecca, in provincia di Varese. Lì, nella serra di una villetta vicino al bosco trovano un cadavere. Difficile riconoscerlo a un primo impatto, visto che la ragazza ha il cranio sfondato da badilate e bastonate mentre il suo volto è sfigurato da una fucilata. Si scopre poco dopo che il corpo appartiene a Mariangela Pezzotta, 27enne figlia dell'esponente politico Silvio Pezzotta. Un delitto così efferato, e soprattutto un accanimento così feroce sul viso, potrebbe far pensare a un omicidio di criminalità organizzata. In realtà ad essere fermati praticamente subito sono l'ex fidanzato di Mariangela Pezzotta e la sua nuova convivente. Sono Andrea Volpe, 27 anni, di Gallarate ed Elisabetta Ballarin, 18 anni, di
Bestie di Satana, l'omicidio di Mariangela Pezzotta
Milano. A incastrarli è stato un maldestro tentativo di depistaggio, ovvero di mistificazione della realtà. Volpe e Ballarin avrebbero inscenato un incidente stradale con l'auto della vittima a qualche chilometro di distanza dalla villetta. Gli inquirenti hanno impiegato però ben poco a capire che erano proprio loro gli autori dell'omicidio. Un omicidio ipoteticamente scaturito dalla gelosia, quindi. Mariangela Pezzotta poteva verosimilmente aver fatto all'ex Volpe una scenata di gelosia, che poi era finita nel modo più tragico. A far cambiare completamente rotta alle indagini, però, è stato un dettaglio per nulla trascurabile:
la notte dell'omicidio Mariangela Pezzotta aveva ricevuto una telefonata proprio da Andrea Volpe, con il quale si era accordata per portargli una videocamera. Proprio per questo la 27enne sarebbe uscita di casa. Volpe e la Pezzotta avevano interrotto la loro relazione più di due anni prima. Ecco allora che le indagini si fanno più serrate: c'è un movente oscuro dietro l'omicidio di Golasecca. Anche perché quella videocamera, secondo Volpe, sarebbe servita per guardare una videocassetta del suo gruppo di musica heavy metal. Un mese e mezzo dopo - nel frattempo erano stati svolti dai Ris gli esami tecnici sul luogo del delitto e avevano evidenziato la
colpevolezza di Andrea Volpe ed Elisabetta Ballarin - sono il procuratore della Repubblica Antonio Pizzi e il sostituto procuratore Tiziano Masini ad ammettere di seguire "la pista del satanismo". Rock satanico, riti esoterici, simboli come il "666" - "number of the Beast" ovvero di Satana secondo la tradizione - e abuso di droghe pesanti: questi sono gli elementi di un omicidio che assume via via contorni più precisi. E aggiunge una terza persona all'interno dello scacchiere: il legnanese Nicola Sapone, 25 anni. Che quella sera avrebbe ricevuto dall'amico Andrea Volpe una richiesta di aiuto per telefono. E' la fine di marzo del 2004 quando procuratore e pm ammettono ufficialmente l'esistenza di una logica satanista all'interno della quale si muovono i protagonisti di questa vicenda.
I primi delitti
Andrea Volpe in carcere comincia a parlare. E così è grazie al "pentito" che si inizia a scoprire un castello di delitti, suicidi indotti e riti violenti di un gruppo il cui nome adesso risuona in tutta Italia. Per la prima volta vengono allo scoperto le Bestie di Satana. Le
Chiara Marino e Fabio Tollis delle Bestie di Satana
rivelazioni di Volpe portano sino a sei anni prima. Anche in quel caso era notte ed era gennaio, il 17. Le vittime, presumibilmente le prime del lungo elenco della setta a cavallo fra le province di Varese e Milano, più giovani:
Fabio Tollis aveva 16 anni, Chiara Marino 19. Proprio la loro morte, avvenuta il 17 gennaio del 1998 con l'utilizzo di un coltello, sarebbe stata legata a doppio filo a quella di Mariangela Pezzotta sei anni dopo: la 27enne sapeva ciò che era accaduto e probabilmente non aveva più intenzione di mantenere il segreto. Fabio Tollis e Chiara Marino, entrambi frequentavano la stessa setta - per ammissione di Mario Maccione, lui e Tollis erano soliti autoinfliggersi gesti violenti - ed entrambi sono andati incontro al medesimo destino dopo avere più volte sfiorato la morte. E non in maniera casuale, visto che Andrea Volpe e il suo gruppo avevano organizzato diversi tentativi per eliminarli. E in tutti casi qualcosa era andato storto. Sino alla notte del 17 gennaio del 1998, notte di plenilunio. Una notte quindi altamente simbolica per i riti esoterici. E proprio un rito esoterico, in particolare una messa nera, si era conclusa con la peggiore delle atrocità: il duplice omicidio di Fabio Tollis e Chiara Marino. Una notte infernale, durante la quale Chiara Marino, vittima sacrificale designata dal gruppo, ha persino visto morire Tollis prima di essere uccisa lei stessa. A questa ricostruzione gli inquirenti arrivano soprattutto tramite le rivelazioni del "pentito" Andrea Volpe. Dalle indagini emerge che insieme a lui quella notte del 1998 c'erano anche Nicola Sapone e Pietro Guerrieri. Sono loro di fatto il "nucleo" delle Bestie di Satana.
L'esame di maturità
L'omicidio di Chiara Marino e Fabio Tollis sarebbe avvenuto "su commissione". Il dubbio che uno sbandato dedito al consumo di sostanze stupefacenti come Andrea Volpe, un autolesionista come Mario Maccione, un violento come Pietro Guerrieri e un tutto
Andrea Volpe delle Bestie di Satana
sommato "uomo medio" Nicola Sapone non potessero essere da soli a capo di un'organizzazione come quella delle Bestie di Satana aveva sfiorato più volte gli inquirenti. Dal carcere di Busto Arsizio, Andrea Volpe aveva poi spiegato: "I nostri non sono gli unici uccisi. Tanti ragazzi scomparsi, da Milano e da altre città, sono stati ammazzati dalle sette". Un'ombra. Un'ombra molto lunga su tutta la Lombardia. Anzi, in realtà su tutta Italia: secondo alcune indiscrezioni era stata la "casa madre" di Torino a ordinare a Volpe, Sapone e compagni il delitto di Tollis e Marino come rito di iniziazione, come "esame di maturità" del gruppo. Non solo. Volpe in carcere ha aggiunto che la setta torinese si chiama "X" e che opera a livello internazionale. Una rete satanista con la quale in pochi sarebbero stati in contatto. Lo stesso Volpe aveva ammesso di conoscere solo alcuni degli adepti di questo secondo livello e soltanto con pseudonimi di ispirazione demoniaca.
La scia di morti
Da Andrea Bontade ad Alberto Scaramuzzino, passando per Luca Colombo, Angelo Lombardo, Doriano Molla, Christian Frigerio, Andrea Ballarin e Antonio Grasta: diversi sono i giovani collegati al gruppo delle Bestie di Satana scomparsi in circostanze misteriose. Si va dal suicidio indotto, che appare ormai acclarato, di Andrea Bontade - il giovane si è schiantato in auto al termine di una folle corsa a 180 chilometri orari dopo che la setta gli aveva intimato "Lo fai tu o lo facciamo noi". La causa del suicidio indotto era stata la decisione da parte di Bontade di non partecipare all'esecuzione di Fabio Tollis e Chiara Marino - sino alla morte per carbonizzazione di Alberto Scaramuzzino, diciottenne falegname di Dairago il cui cadavere ustionato era stato trovato ad Arconate. Al cimitero di Legnano sono invece legate altre due morti sospette: quella di Luca Colombo, 21 anni, fioraio proprio al cimitero che è stato trovato impiccato nella sua casa di Legnano con accanto un biglietto che recitava "Sono perseguitato", e quella di Angelo Lombardo, 28 anni, custode del camposanto legnanese dove era poi stato trovato carbonizzato.
Le responsabilità accertate
Sospetti, nessuna certezza oggettiva tranne quella dei tre omicidi acclarati: le Bestie di Satana sono state responsabili della morte di Chiara Marino, Fabio Tollis e Mariangela Pezzotta. Oltre che del suicidio indotto di Andrea Bontade. Evidenze non sembrano esistere, almeno per ora, sulle scomparse degli altri giovani. Ad essere condannati per i tre omicidi più l'induzione al suicidio sono stati Andrea Volpe, Nicola Sapone, Pietro Guerrieri, Elisabetta Ballarin, Paolo Leoni, Marco Zampollo, Mario Maccione ed Eros Monterosso. Fra loro c'è chi ha scelto di lavorare, chi ha proseguito gli studi: la nuova vita A distanza di diciassette anni da quello che è stato l'ultimo omicidio accertato, tuttavia, sono molti gli interrogativi che rimangono aperti: esiste davvero la setta "X" di cui parlava Andrea Volpe dal carcere di Busto Arsizio? Perché Andrea Volpe e il suo gruppo hanno ucciso? Cosa c'entra realmente il satanismo?