Bandi “ripartenza” Richieste per un milione Ma il budget è la metà

Il presidente della Fondazione Ticino Olona Salvatore Forte: "Utilizzeremo la diligenza del buon padre di famiglia e i criteri previsti dai regolamenti" .

Bandi “ripartenza”  Richieste per un milione   Ma il budget è la metà

Bandi “ripartenza” Richieste per un milione Ma il budget è la metà

di Paolo Girotti

Per parecchio tempo la Fondazione Ticino Olona ha concentrato i suoi bandi prima sulle emergenze procurate dalla pandemia e poi su quelle determinate dalla guerra in Ucraina e sulla crisi determinata dall’aumento dei costi dell’energia: il primo bando della "ripartenza" ha mostrato che i problemi per qualche anno accantonati sono riemersi con prepotenza, tanto che le richieste di finanziamento sono il doppio – un milione di euro circa - rispetto alla cifra disponibile di 510mila euro e costringeranno a una dolorosa ma necessaria selezione. "Avevamo ipotizzato - e lo speravamo anche - che questo sarebbe stato davvero l’anno della cosiddetta ripartenza – spiega il presidente della Fondazione, Salvatore Forte -. C’erano le premesse: con il covid 19 messo da parte e superato anche lo shock iniziale della guerra in Ucraina, contavamo nella volontà e nella necessità degli Enti e delle Associazioni di ricominciare con rinnovato e slancio perché tutte le tematiche a noi care in qualche modo erano state alquanto penalizzate da questi anni orribili e incerti. I risultati sono stati di gran lunga superiori alle aspettative: se a noi arrivano richieste di poco meno di un milione di euro vuol dire che i 99 progetti si aggirano su un costo complessivo di 1.700.000 euro. Espressa tutta la nostra soddisfazione per questi dati non possiamo non esprimere la preoccupazione per avere un budget disponibile in grado di coprire solo la metà delle richieste: ciò nell’ipotesi (molto probabile) che tutti i progetti rispondano ai requisiti fissati dai bandi". Sulla base di questo risultato è ovvio che la Fondazione dovrà muoversi di conseguenza e, come spiega lo stesso Forte, sia per la Commissione Tecnica, che analizza per prima i progetti, sia il Cda, che dovrà dire la parola definitiva sui progetti cui dare il contributo e su quelli che non potranno godere neanche di un contributo parziale, non sarà certo un lavoro semplice. "Cercheremo di utilizzare la "diligenza del buon padre di famiglia" e utilizzeremo i criteri di selezione previsti dai nostri regolamenti - conclude Forte - ma sappiamo che questo non accontenterà gli esclusi: ci dispiace e speriamo che comunque riescano a portare avanti i loro progetti o accantonarli e provare coi bandi del prossimo anno". Il Cda comincerà a valutare i progetti degli oratori e dei centri estivi, che saranno approvati nella seduta del 9.