Angera (Varese), 19 luglio 2024 – Meglio tardi che mai, è il caso di dire. A un secolo esatto di distanza, infatti, il Comune di Angera ha deciso di togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Privilegio che l’Amministrazione municipale della cittadina affacciata sul lago Maggiore gli aveva conferito nel 1924. Un anno in cui il Duce era già saldamente al potere da due, dal 1922, dopo aver vinto le elezioni e aver ottenuto dal re l’incarico di formare il governo, l’omicidio Matteotti si era appena compiuto, ma il regime non aveva ancora mostrato tutta la sua ferocia autoritaria come avrebbe fatto di lì a poco con le leggi fascistissime. E così, ieri sera in commissione, anche col contributo questa volta della minoranza (liste civiche), è passata la proposta del sindaco Marcella Androni di revoca del “privilegio” concesso il 18 maggio di cento anni fa. Il passaggio finale sarà adesso il voto del Consiglio comunale, probabilmente convocato a fine mese. Per arrivare a questo epilogo c’è voluta una lunga e meticolosa ricerca storica e documentale negli archivi del municipio. Pezze d’appoggio alla mano, si è scoperto che quella richiesta era stata addirittura avanzata da un privato cittadino e, toh che stranezza!, subito avallata dall’assemblea comunale…
La prima proposta tre anni fa
“Avevamo avanzato questa proposta nel 2021 quando eravamo in minoranza – racconta Marcella Androni –. Ma non tanto per un atto politico, ma semplicemente perché la Giunta dell’epoca aveva altre priorità in quel momento, tutto era finito di nuovo nel cassetto”. Nello stesso cassetto in cui il Duce cittadino onorario era rimasto dimenticato, come in chissà quanti altri Comuni italiani, per un secolo tondo. E comunque Angera non rappresenta un’eccezione. “No, perché va tenuto in considerazione che fra il 1922 e il 1925 settemila Comuni italiani su circa 7.800 conferiscono la cittadinanza onoraria a Mussolini: in quegli anni era anche un modo per ingraziarsi il regime”, sottolinea Androni. Solo Napoli, con una presa di posizione dirompente e anche coraggiosa in quel momento, decide nel 1944 – a guerra ancora in corso – di togliere la cittadinanza a colui che aveva portato l’Italia alla rovina. “Sempre nel 2021 avevamo proposto, con lo stesso atto con cui chiedevamo di toglierla al Duce, di conferire la cittadinanza ad Antonio Greppi, angerese e primo sindaco socialista di Milano negli anni della ricostruzione postbellica”. Per il momento, tuttavia, la Giunta si accontenta di togliersi dai piedi una volta per tutte Mussolini. Per Greppi si vedrà. “Sa, non vorremmo che poi gli angeresi ci critichino perché ci occupiamo solo di questi temi...”. Ma eliminato l’uomo che si affacciava dal balcone di piazza Venezia e voleva spezzare le reni al mondo, ad Angera quali cittadini onorari restano? “Abbiamo un parroco, e poi dovrebbe esserci una personalità politica di fine 800. Dovrebbe trattarsi di un ministro ma non ne sono sicura”.