LORENZO CRESPI
Cronaca

Matteo, per sempre tra i monti: sparse le ceneri a tremila metri

Varese, un momento di preghiera per familiari e amici del ragazzo scomparso sul Monte Bianco. In suo nome diverse iniziative

Matteo Pasquetto, che avrebbe compiuto 26 anni l’11 agosto, era un esperto alpinista

Varese, 29 agosto 2020 - Matteo Pasquetto resterà per sempre tra le sue montagne. Giovedì mattina i familiari del giovane alpinista varesino, scomparso il 7 agosto mentre scendeva lungo il versante italiano del Monte Bianco, sono saliti fino alla conca delle Grandes Jorasses, sopra il Rifugio Boccalatte, in Val Ferret. Insieme a loro la compagna di Matteo, Marta, e i due amici e colleghi che erano con lui quel giorno: Matteo Della Bordella e Luca Moroni. Presenti anche alcune guide alpine del Collegio regionale della Lombardia.  Qui, a 3.000 metri di quota, poche centinaia di metri più in basso rispetto al punto dell’incidente, è avvenuta la dispersione delle ceneri, accompagnata da una preghiera. Un momento a cui seguiranno nelle prossime settimane altre due occasioni per ricordare Matteo Pasquetto. La prima si terrà sabato 5 settembre al Rifugio Crosta, sopra Varzo, in Piemonte.

Sul grande prato di fronte al rifugio la famiglia, gli amici e i colleghi di Matteo si riuniranno per raccontare un pensiero o un aneddoto sulla sua vita e sui momenti passati in compagnia: un modo per stare insieme nel suo ricordo. Il giorno successivo, domenica 6 settembre, alla chiesa della Brunella a Varese si terrà una messa alle 19. Una celebrazione aperta a tutti i varesini che non sono potuti intervenire alle esequie che si erano svolte in Valle d’Aosta e che avevano espresso il desiderio di poter stare vicino alla famiglia. Il servizio d’ordine sarà gestito dai ragazzi del Nucleo Mobile di pronto intervento della Protezione civile, diretto da Paolo Cazzola, che hanno accolto volentieri l’invito giunto da parte della famiglia. Presso la struttura Matteo Pasquetto aveva svolto tre anni di servizio ai tempi del liceo. Sullo sfondo c’è poi un progetto che punta alla creazione di Casa Matteo, uno spazio per i giovani della città, a cui sta lavorando la mamma di Matteo, Marina Consolaro. "Un’idea che era già in cantiere da diverso tempo all’interno del mondo salesiano varesino – spiega –, vorremmo portarla avanti nei prossimi mesi e ci piacerebbe poterla dedicare a lui".