SUMIRAGO (Varese)Ancora furti al cimitero, azioni che indignano e nel contempo amareggiano, offendendo la memoria dei defunti, ferendo negli affetti con un’inciviltà che pare non avere fine. I responsabili di questi raid non si fermano neppure di fronte a una tomba, conta solo il bottino, il metallo frutto della razzìa destinato al mercato illegale.
L’ennesimo caso è stato segnalato a Sumirago, dove nelle scorse notti nel camposanto della frazione di Quinzano sono state rubate una decina di statue in bronzo. I malviventi hanno agito indisturbati, lasciando dopo il loro passaggio danni evidenti alle tombe. Purtroppo già a maggio una serie di furti era stata compiuta a Varese nel cimitero di Sant’Ambrogio dove sono stati asportati croci, sculture e arredi funerari nonché trafugata un’opera realizzata dalla scultore Angelo Frattini. A dicembre dell’anno scorso anche un’altra opera dello scultore – un ritratto della madre – era stata rubata. In quella circostanza era stato lanciato un appello dagli eredi dell’artista affinché la statua fosse restituita, evitando che finisse sul mercato illegale. Sempre a maggio bersaglio dei ladri sono state anche le tombe del camposanto della frazione Capolago, a Varese.
Nel mese di aprile la razzia è stata invece compiuta nel cimitero di Brenno Useria, frazione di Arcisate, dove dalle tombe i malviventi hanno asportato diverse statue in bronzo come angioletti e soprattutto Madonne. Lo stesso copione anche a Montegrino Valtravaglia. Purtroppo le razzie non si fermano, l’ultima a Quinzano di Sumirago.
R.F.