REDAZIONE VARESE

Air Italy, cronaca di un rilancio fallito: dalla liquidazione ai licenziamenti

Ora la difficile trattativa sugli ammortizzatori sociali che riguarda 1.453 dipendenti di cui 900 nel Varesotto

La vicenda di Air Italy è cominciata l’11 febbraio di quest’anno con la messa in liquidazione in bonis della compagnia da parte dei soci, Alisarda e Qatar Airways, decisione a cui è seguito l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 1453 dipendenti dei quali 900 a Malpensa, procedura poi sospesa per 60 giorni, con il Decreto Cura Italia. I lavoratori, prima che scattasse l’emergenza sanitaria causata dal Covid, si sono subito mobilitati con presidi a Olbia, Malpensa e a Roma chiedendo l’intervento al Governo e alle Regioni coinvolte, Sardegna e Lombardia, quindi sono arrivate le convocazioni a Roma al Ministero dei Trasporti, con un primo impegno per la cassa integrazione straordinaria per garantire il necessario sostegno economico. Nel frattempo la proprietà pubblicava un bando per manifestazioni d’interesse per i rami d’azienda, l’aviation e la manutenzione che non ha portato a risultati. Nei mesi estivi ancora incontri, in videoconferenza, tra i liquidatori e le forze sindacali sulla sorte dei lavoratori, ai quali il Decreto Agosto ha garantito 10 mesi di cassa integrazione. La scorsa settimana la ripresa del confronto tra i rappresentanti dell’azienda e i sindacati, nei quali sono emerse difficoltà per arrivare a un accordo per la cassa integrazione, quindi la richiesta di un tavolo, convocato ieri, con i Ministeri del Lavoro, dei Trasporti e dell’Economia. Air Italy era nata nel 2017 sulle ceneri di Meridiana, con i due soci, Alisarda (51%) e Qatar Airways (49%), la nuova compagnia annunciava un ambizioso piano di rilancio puntando su Malpensa, mai partito.R.F.