
L'ospedale di Cuasso al Monte si prepara a una nuova fase di riqualificazione grazie a un intervento da tre milioni e 600mila euro finanziato dal Pnrr. Il progetto prevede la creazione di un Ospedale di Comunità con ambulatori, Cup e posti letto per pazienti a bassa intensità di cura. La riattivazione dell'edificio, recentemente oggetto di vandalismo, mira a garantire cure intermedie al territorio.
Segnali importanti per l’ospedale di Cuasso al Monte dopo l’incontro nei giorni scorsi tra il direttore generale di Asst Settelaghi Giuseppe Micale e una delegazione composta dal sindaco di Cuasso al Monte Loredana Bonora (nella foto) e dal vicesindaco Marco Pistocchini, e da Angelo Ferrarello e Gianbattista Seresini in rappresentanza del Comitato per l’Ospedale. Presente anche il consigliere regionale Emanuele Monti, presidente della Commissione Welfare in Regione Lombardia. Sul tavolo i progetti per il futuro dell’ospedale, in stato di abbandono e ancora di recente bersaglio di raid vandalici che hanno suscitato allarme per la sicurezza. La situazione è destinata tra alcuni mesi a cambiare, Asst Settelaghi ha infatti presentato la determina per l’avvio dei lavori per l’Ospedale di Comunità, primo intervento per la riattivazione di una parte del complesso che sarà riqualificato.
Con il primo passo sarà sistemato il piano terreno che accoglierà ambulatori, Cup e guardia medica, al piano superiore ci sarà uno spazio per il post ricovero ospedaliero: una ventina di posti letto per pazienti a bassa intensità di cura. I lavori, già appaltati, dovrebbero cominciare entro l’anno e concludersi entro 550 giorni, quindi a metà 2026, il costo complessivo dell’intervento è di tre milioni e 600mila euro, con fondi del Pnrr. Ha commentato il consigliere Monti: "L’ospedale di comunità è in fase di partenza, in questo modo l’ospedale di Cuasso al Monte offrirà le tante cure intermedie di cui necessita il territorio". La prossima settimana è in programma un nuovo incontro, tema del confronto la sicurezza dell’edificio, bersaglio di vandalismi. Rosella Formenti