di Giovanni Chiodini
I mega insediamenti commerciali e residenziali, che cambieranno definitivamente il volto dello spicchio a nord-est del territorio comunale, hanno superato un altro ostacolo, ovvero i ricorsi presentati al Consiglio di Stato da alcuni proprietari di parte dei terreni coinvolti. Per ora il Consiglio si è limitato a sancire questo esito (le motivazioni entro 90 giorni). Resta in piedi il ricorso presentato da una cinquantina di commercianti cittadini. Ma visto l’orientamento espresso dai giudici romani è presumibile che ci sia, a breve, una seconda "assoluzione". In questo modo la società Essedue e Bcs potranno realizzare, tra la via Giotto e il viale Paolo VI, i loro desideri, ossia un polo commerciale con 17 strutture di vendita e 14 palazzine. Questo mentre ancora si attendono gli sviluppi della denuncia presentata in Procura a Pavia dai consiglieri di minoranza in merito alla questione della terra che da diverse settimane è stata trasportata e spianata su parte di questa stessa area (in via Grandi). "Quello che stanno facendo è chiaramente il basamento per il nuovo parcheggio perché alla terra cavata hanno mischiato detriti da demolizione. E sono certo - aveva detto in una assemblea pubblica il consigliere Alberto Fossati, già candidato sindaco - che se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tar un minuto dopo al Comune di Abbiategrasso arriverà la richiesta di deposito definitivo, mentre quella attuale è solo temporanea". Ed è probabile che questo avvenga quando, a breve, ci sarà l’esito anche del ricorso presentato dai commercianti. In questi anni ci sono stati vari tentativi di bloccare la realizzazione del parco commerciale, anche con raccolte di firme, ma ciò non ha mai impedito che l’iter andasse a compimento.