REDAZIONE VARESE

A Busto apre le porte il primo teatro di posa

L’ex studente Ciro Tomaiuoli ha realizzato il suo sogno: "Un set per cinema e fotografia all’avanguardia"

A Busto apre le porte il primo teatro di posa

A Busto Arsizio ha seguito il percorso formativo per trasformare la sua passione in un lavoro: diventare regista. Dall’altro giorno Ciro Tomaiuoli, ex studente e ora docente all’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, ha realizzato un altro suo sogno: ha infatti inaugurato in piazza Venzaghi 3 un teatro di posa. È il primo nella provincia di Varese e si tratta di uno spazio dedicato alle produzioni cinematografiche e fotografiche, con annesso un noleggio di attrezzature altamente professionali.

Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore a Cultura, identità e sviluppo economico Manuela Maffioli. Per l’occasione l’ambiente è stato allestito con attrezzature all’avanguardia e un braccio robot elettronico per motion control, appena presentato in Italia. Lo spazio, ideale per shooting fotografici o come set cinematografico, è dotato di un “limbo” di 20 metri quadrati, una struttura con doppia parete e curva unica senza spigoli né punti di riferimento, ideale per scattare foto o effettuare riprese, che può essere utilizzato con qualsiasi colore o come “green screen” per ottenere effetti speciali.

Al piano inferiore c’è invece un noleggio attrezzature cinematografiche professionali (anche questo una novità per la provincia), tra le quali una Red Raptor Vista Vision 8K, una telecamera altamente professionale. I materiali si potranno vedere e provare. "Il teatro di posa si rivolge principalmente a fotografi di prodotti e di persone, a videomaker e a case di produzione cinematografiche, ma tutti sono i benvenuti – ha commentato Tomaiuoli -. In futuro poi mi piacerebbe ampliare l’attività con proposte più innovative". E, a proposito della decisione di aprire questa attività in città, Tomaiuoli ha aggiunto: "Busto Arsizio mi ha dato tanto, qui ho realizzato il mio sogno". Poter ospitare il primo teatro di posa, ha detto l’assessore Maffioli: "uno spazio d’avanguardia, significa poter intercettare e soddisfare la grande domanda di spazi, che muove molti fotografi, registi e produttori verso Milano o altre realtà. Ora ci si aspetta che, oltre a quelle delle nostre associazioni e realtà, arriveranno richieste (e presenze) da molte altre città. Il che rinnova la cultura come importante fattore anche di sviluppo economico. La cultura non è solo contenuto, è anche contenitori, di cui c’è sempre grande fame. Oggi, nella nostra città, può essere un po’ più saziata". Quindi da parte dell’assessore il "Grazie a Ciro per avere investito nella sua città d’adozione, provando a restituirle “il tanto che mi ha dato” e aver dimostrato anche l’elevato livello formativo dell’Istituto Antonioni".

R.S.