ROSELLA FORMENTI
Cosa Fare

Di’ dei Bruscitti e Settimana della Cucina Bustocca: Busto celebra il suo orgoglio gastronomico

Appuntamento dal 9 al 19 novembre, ben 19 i ristoranti anche fuori città

Il vicesindaco Manuela Maffioli tra i componenti del Magistero dei Bruscitti

Il vicesindaco Manuela Maffioli tra i componenti del Magistero dei Bruscitti

Busto Arsizio (Varese) – Per i buongustai è un appuntamento atteso, è il ‘Di’ dei Bruscitti’ in calendario giovedì 9 novembre, dedicato al piatto che è il simbolo gastronomico cittadino (polenta con carne a tocchetti, rigorosamente tagliati a mano) ma in concomitanza dell’evento culinario dal 10 al 19 novembre torna la Settimana della Cucina Bustocca, promossa dal Magistero dei Bruscitti, con il patrocinio e la collaborazione dell’Amministrazione comunale.

Stamattina la presentazione, con una novità rispetto alle passate edizioni, la cucina bustocca “varca i confini” e arriva in altri comuni della zona. Dunque nessun campanilismo, ma la volontà di condividere piatti semplici, gustosi nei numerosi ristoranti che hanno aderito alla settimana. E sono ben 19 i ristoranti, in città e in altri comuni (Gallarate,Casorate Sempione, Lonate Pozzolo, Malnate, Varese, Cuveglio, Olgiate Olona, Solbiate Olona, Dairago, Legnano) che quest’anno proporranno nel menu le ricette di una volta, quelli delle nonne che con pochi ingredienti portavano in tavola piatti gustosi come i Bruscitti, il Risotto e Luganega, le Polpette con le verze e la Cazoeula. E saranno cucinati rigorosamente secondo le antiche ricette del Magistero, depositario della tradizione gastronomica.

L’iniziativa promuove la conoscenza di questi piatti, patrimonio identitario della città, e nello stesso tempo offre visibilità ai ristoranti cittadini e del territorio. “Questa è la terza edizione dell’iniziativa – afferma il vicesindaco e assessore alla Cultura e allo Sviluppo economico Manuela Maffioli – Rimanere legati ai piatti e al modo tradizionale di prepararli e consumarli significa tenere vivo il senso di identità e di cultura territoriale , inoltre quest’anno, la cucina bustocca con i suoi piatti, fatti di pochi ingredienti, nati in un’epoca in cui il cibo era solo sostentamento, arriva in altri comuni confermando la consapevolezza che la cultura, anche quella gastronomica, non può essere limitata dai confini amministrativi”.

Occasione la settimana per gustare quelle ricette che rinsaldano i legami con la storia, con il passato in cui non c’era spreco di cibo e in cucina non c’era la fretta tra gli ingredienti. Una lezione di cui tener conto.