
Slitta ancora la prima vittoria sul campo della capolista. I bustocchi non si schiodano. dalla zona che scotta.
VICENZA Capitola la Pro Patria, al Menti, contro la corazzata Vicenza. Verdetto inequivocabile sul divario tra i biancorossi e le concorrenti per il primo posto che si sta profilando già ben chiaro fin dalle prime giornate del girone A di Serie C. Mattatore Nicola Rauti, un ragazzo nato 25 anni fa a Legnano, città rivale storica, calcisticamente, proprio della Pro Patria, ma la cui carriera sportiva si è poi sviluppata lontano dal centro dell’alto milanese e ora fa le fortune dei veneti. La squadra bustocca fa quello che può nel primo tempo resistendo all’assedio e agli assalti dei padroni di casa, sospinti dai 9.700 spettatori vicentini. Così nella seconda frazione di gioco la compagine di Gallo sale in cattedra. A rompere il ghiaccio del punteggio è proprio Rauti subentrato nella ripresa per spaccare la partita. Dopo nemmeno una dozzina di minuti l’attaccante di origini legnanesi supera Rovida con un diagonale dalla corta distanza. Sull’onda dell’entusiasmo passano pochi minuti e il Vicenza raddoppia ancora con la propria punta di diamante Rauti, ben servito da Cuomo. Dopo questo uno-due micidiale, Greco (nella foto) prova a cambiare qualcosa nel suo sistema tattico. Alla mezz’ora entra anche il figlio d’arte Ganz, è però Rada ad insaccare per il tris vicentino.
Luca Di Falco
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