Sofia Goggia vince la discesa libera a Saint Moritz con la mano fratturata

La sciatrice bergamasca ha battuto le avversarie toccando la velocità di 101 chilometri orari sulla posta “Corviglia”

Aveva una mano fratturata e si era operata ieri pomeriggio. Ma poco importa per una fuoriclasse come Sofia Goggia: la sciatrice bergamasca si è presentata al cancelletto di partenza della gara di discesa libera della Coppa del mondo di Saint Moritz e ha vinto sulle avversarie.

La gara è ancora in corso la Goggia – che scende col pettorale numero 9 – ha segnato ha fatto la differenza nel tratto centrale, il più tecnicamente difficile, della pista “Corviglia”. Appena dopo due spinte dopo la partenza, ha adottato la posizione a “uovo” cercando di preservare la mano sinistra fratturata e ha toccato una velocità di 101 chilometri orari.

La sciatrice ha gareggiato finora con una speciale impugnatura del bastoncino: il guanto nero è stato fasciato da un nastro adesivo di colore verde.

Le dichiarazioni

"Forse la mia razionalità, unito alla mia istintività mi porta a fare quello che faccio. Dopo Pechino, in cui ho fatto un'Olimpiade su una gamba sola, una mano era ok: meglio aver le gambe che le mani". Sono le parole rilasciate alla Fisi di Sofia Goggia dopo la straordinaria vittoria nella discesa bis di St.Moritz. "Oggi non c'era una ragazza più felice di me in partenza, non c'era nulla di scontato nemmeno che io potessi essere al cancelletto di partenza, ma quando l'ho capito in campo libero mi son detta che dovevo scendere con quella gioia e nessuna l'aveva - è il commento della campionessa bergamasca - Mi è venuto in mente Pechino, mi son detta che le prove le avevo vinte con 1″3, e poi ho pensato a stare sui miei piedi e basta. Ieri è stata una giornata da cinema, ma quando il Gruppo San Donato ha chiamato i miglior chirurghi per operarmi io ho guardato i medici che si erano scomodati e che magari erano anche in vacanza, e ho capito che c'era un unità d'intenti che ci avrebbe portato alla vittoria".