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San Siro, uno stadio a metà: ecco le due ipotesi

Ristrutturarlo costa 150 milioni, farne uno nuovo tra i 500 e i 700. La gestione in comune c'è solo in Italia

San Siro visto dall'interno

San Siro visto dall'interno

Milano, 30 marzo  - Non c'è alcun numero che possa convincere i milanesi della necessità di demolire San Siro. Ma al di là delle ragioni del cuore, i numeri ai quali affidarsi nella querelle sul futuro dello stadio milanese si contano sulle dita di una mano. Una pochezza dovuta al fatto che non è stato ancora presentato alcun progetto degno di questo nome né per la ristrutturazione né per la costruzione di un Siro bis a fianco all'attuale. Secondo quanto trapelato, il progetto del nuovo stadio sarà presentato al Comune entro maggio.

Lampante è il motivo per il quale la Scala del Calcio è a rischio ruspe: così com'è oggi non può ospitare spazi commerciali di rilevanza e, quindi, non garantisce a Milan e Inter quei ricavi aggiuntivi che fanno la differenza. Vedere per credere il caso della Juve in Italia o quello della Premiership inglese: nel campionato più ricco d'Europa i club con lo stadio di proprietà sono 15 su 20. In Germania spicca il caso del Bayern Monaco ma sono 9 su 18 le squadre con impianto proprio. Fatte queste premesse, passiamo ai numeri. Ristrutturare San Siro costerebbe circa 150 milioni. Soldi coi quali i due club andrebbero a realizzare il «quarto anello», una galleria commerciale con negozi di vario tipo e servizi quali spazi fitness e palestre che garantirebbe allo stesso di vivere (e di incassare) 7 giorni su 7. Dagli 80mila posti attuali si scenderebbe a 60-65mila posti attraverso la conversione del terzo anello a zona per ristoranti e bar. Costruire uno stadio ex novo da 60mila posti dove oggi c'è il parcheggione di San Siro (questa l'ipotesi) costerebbe tra i 500 e i 700 milioni di euro. Cifra che sarebbe divisa tra i due club, che costruirebbero insieme l'impianto, come già accaduto solo a Monaco, salvo il successivo abbandono del Monaco 1860.

Soldi dai quali si rientrerebbe a botte di 40-50 milioni di euro di ricavi aggiuntivi all'anno (terzo numero da considerare): tanto garantisce alla Juve il nuovo stadio rispetto al vecchio. Ma c'è il nodo della proprietà. San Siro è del Comune e le due squadre versano, in tutto, 18 milioni di euro l'anno attraverso il Consorzio M-I Stadio. Il punto è che il sindaco Giuseppe Sala ha detto chiaro e tondo che «bisogna trovare la formula perché anche il nuovo stadio sia riconducibile al Comune, perché il Comune non può perdere tutto». Da qui l'idea di trasformare quei 18 milioni di euro annui dati oggi dai club in una concessione di lungo o lunghissimo termine (99 anni e oltre) che consenta a Milan e Inter la proprietà di fatto ma non formale del San Siro bis.