Saluto nazista all'Inno di Mameli. Il pilota russo si scusa ma l'Aci ritira la licenza

Artyom Severyukhin dopo i video sui social: "Non so perché ho fatto quel gesto, non supporto il nazismo". Ward Racing: non correrà più per noi

Le scuse sono arrivate, un po' tardive, ma non basteranno ad Artyom Severyukhin, il giovanissimo pilota russo di kart che ha fatto il saluto nazista sul podio di Portimao mentre suonava l'inno di Mameli (correva sotto bandiera italiana perché la Russia è sotto sanzioni). Il team Ward Racing ha già annunciato che non correrà più per loro, mentre la Fia ha avviato un'indagine che si prospetta dura per il 15enne (in un comunicato il suo gesto è stato definito "inaccettabile"). Ma anche l'Aci non ha lasciato cadere la questione.

Il saluto nazista del pilota russo  Artyom  Severyukhin
Il saluto nazista del pilota russo Artyom Severyukhin

La riunione straordinaria della Giunta Sportiva dell'Automobile Club d'Italia - convocata per "assumere provvedimenti urgenti in seguito all'inqualificabile e inaccettabile gesto del pilota russo di kart Artem Severyukhin", ha deciso il ritiro immediato della licenza sportiva di Severyukhin e lo ha, contestualmente, deferito alla Giustizia sportiva affinché possa valutare la definizione di ulteriori sanzioni che rientrano nella propria sfera di competenza.

"Provvedimenti inevitabili, dal momento che, con il suo gesto sconsiderato, Severyukhin ha dimostrato mancanza di rispetto non solo dei valori universali ai quali, da sempre, si ispira ogni sport, ma anche di umanità, dignità e convivenza civile.Severyukhin aveva ottenuto la licenza italiana, così come prevedono i regolamenti FIA (la Fédération Internationale de l'Automobile), che lasciano ai giovani piloti di ogni nazionalità la più ampia libertà di movimento tra le Federazioni internazionali, per consentire loro di crescere professionalmente in quei Paesi – come l’Italia – che hanno una grandissima tradizione quanto a formazione nel motorsport e avviamento dei piloti al professionismo".

Il nostro Paese, in particolare, è da sempre il più importante al mondo per quanto riguarda la pratica del kart, come dimostra il fatto che solo nel 2021 sono stati 355 i piloti stranieri, delle più varie nazionalità, che hanno ottenuto la licenza sportiva italiana per questa disciplina. Anche Ward Racing ha condannato "le azioni personali durante la cerimonia di premiazione" di Artyom, una "manifestazione di condotta antisportiva" e una "violazione inaccettabile del codice etico e morale dello sport". Il suo contratto, quindi, verrà risolto. La squadra tra l'altro ha preso una posizione chiara contro la guerra permettendo a tre famiglie ucraine di viaggiare con lo staff  "perché non hanno più una casa in cui tornare".

Artyom si è scusato con un video sui social: "Mi voglio scusare con tutti per quanto successo sul podio, ho fatto un gesto che molti hanno percepito come un saluto nazista. Non è vero. Non ho mai supportato il nazismo e lo considero uno dei peggiori crimini dell'umanità. Gareggiavo sotto licenza italiana, con la bandiera italiana. I ragazzi di fronte al podio mi hanno fatto vedere che in Italia non è costume colpirsi sul petto... Volevo solo fare il gesto e non so spiegare come sia nato. So di essere colpevole e so di essere stato sciocco e sono pronto ad essere punito, ma per favore credete al fatto che non c'era intenzione nelle mie azioni. Non c'era supporto verso il nazismo o il razzismo. Non c'era il desiderio di offendere spettatori, tifosi, atleti, la squadra né chi stava guardando l'evento. Scusatemi".