DIGIULIANA LORENZO
Sport

Noi sotto gli occhi del mondo "Apertura storica con Mattarella"

L’Allianz Mico è sempre sold out: è questa la prima vittoria (e non sarà l’ultima) della rassegna italiana

Noi sotto gli occhi del mondo  "Apertura storica con Mattarella"

Noi sotto gli occhi del mondo "Apertura storica con Mattarella"

di Giuliana Lorenzo

La strada che conduce all’Allianz Mico di Milano, sede del Campionato del Mondo di Scherma 2023, porta ancora i segni del nubifragio che ha colpito la città tra lunedì e martedì notte. A parte i rovi e gli alberi caduti, basta poco per respirare aria d’agonismo e di stoccate. Lo avrà notato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha inaugurato ufficialmente la rassegna, la prima volta della città. Lo sguardo vigile, colmo d’emozione del Capo dello Stato, che non ha mai nascosto il suo interesse verso tutto il mondo sportivo, ha assistito alla cerimonia di inaugurazione e alle finali di spada femminile e maschile. Insieme a lui tutte le massime cariche sportive, dal ministro dello sport Andrea Abodi al presidente del Coni Giovanni Malagò.

Mai nessun Capo dello Stato italiano aveva preso parte all’inaugurazione di un Mondiale di scherma. Il numero uno dello sport, Malagò, ha sottolineato la cosa e ha ribadito, non solo come da sempre questo sport sia il “forziere” della nostra Nazionale, ma anche la triplice importanza della manifestazione. "La rassegna è qualificante per Parigi 2024, è l’unico Mondiale del 2023, di una specialità olimpica, che si svolge in Italia e nella città che riporterà il sacro fuoco olimpico con Milano – Cortina". La cerimonia è stata contraddistinta da giochi di luce, scenografie e ballerini della compagnia dei Kataklò che hanno animato le pedane muovendosi a ritmo di musica. Presente anche la madrina, l’ex schermitrice Elisa di Francisca, che ha introdotto lo show con la sfilata delle nazioni, prima di un omaggio a Leonardo Da Vinci e alla scherma. Entra così nel vivo la competizione. Appena scesi dalla metro non è difficile incontrare atleti, magari delle Nazionali meno blasonate che arrivano o vanno via dall’impianto gare con le sacche contenenti le armi.

Entrati nel centro congressi il colpo d’occhio è notevole. Il blu è il colore che fa da cornice alle varie pedane che fino al 30 luglio ospitano l’ottavo Mondiale del Bel Paese (ultima edizione Catania 2011). Gli spalti sono gremiti (è soldo out) e il tifo si fa sentire. Quando tocca agli italiani in gara è tripudio, ma non sempre. Chiedere ad Alberta Santuccio che nel suo percorso verso la finale ha affrontato la brasiliana, ma nata e cresciuta a Milano, Nathalie Moellhausen (che si è formata al Circolo della Spada Edoardo Mangiarotti) e che ha vestito pure la divisa azzurra. La carioca, forse perché questo era il suo ultimo Campionato del Mondo, si è guadagna i favori del pubblico non sufficienti per la vittoria sull’ex compatriota.