LUCA MIGNANI
Sport

Milan, il ritorno. Riecco Loftus-Cheek. Anche Tuchel plaude

C’è un nuovo Ruben Loftus-Cheek per Massimiliano Allegri, il Milan e la nazionale inglese. Il vero Loftus-Cheek. Titolare in Coppa...

Ruben Loftus-Cheek, 29 anni, ha già segnato il suo primo gol stagionale nella trasferta vincente a Lecce

Ruben Loftus-Cheek, 29 anni, ha già segnato il suo primo gol stagionale nella trasferta vincente a Lecce

C’è un nuovo Ruben Loftus-Cheek per Massimiliano Allegri, il Milan e la nazionale inglese. Il vero Loftus-Cheek. Titolare in Coppa Italia contro il Bari, titolare in campionato con la Cremonese e a Lecce, dove ha trovato il gol. E richiamato in Inghilterra: ultima presenza datata novembre 2018, quasi sette anni fa, panchina sabato scorso contro Andorra e probabile ritorno in campo domani al cospetto della Serbia. Il 29enne scalpita, dopo stagioni agrodolci causa infortuni: nell’ultimo biennio in rossonero gli è toccato saltare 37 partite, praticamente un campionato intero, tra appendicite, problemi al bicipite femorale e agli adduttori.

In estate, Allegri aveva subito sgombrato il campo da eventuali dubbi: "È un giocatore importante. È arrivato anche a quota 10 gol. Lui e Fofana dovranno farne almeno 15 in due". Già, doppia cifra con Stefano Pioli che lo aveva ridisegnato trequartista (atipico): "Ha una potenza fisica impressionante. Riempie l’area, può far bene in fase conclusiva: è più offensivo e ha più tecnica di quanto pensassi. In carriera ho allenato Sergej Milinkovic-Savic e me lo ricorda tanto", le parole in passato dell’attuale tecnico della Fiorentina. Doppia cifra anche in casacca Chelsea, da mezz’ala, ai tempi di Maurizio Sarri che, peraltro, lo avrebbe rivoluto al suo fianco alla Lazio. Preziosa duttilità, le parole d’ordine. Per molti, ma non per tutti. Thomas Tuchel, allora sulla panchina londinese, lo aveva schierato anche esterno a tutta fascia. Proprio Tuchel lo ha riportato in nazionale: "È pieno di pregi e a volte non credo sia consapevole di quanto è forte", il commento, fresco, del ct. Paulo Fonseca, invece, aveva esplicitato qualche perplessità: "Con me ha giocato in diversi ruoli, ma è un giocatore di accelerazione con la palla al piede. Quando non ci sono spazi, va in difficoltà". Altra musica, invece, con Sergio Conceiçao: "È un mostro, un grandissimo centrocampista box to box".

L’ultima caratteristica è tutt’altro che irrilevante nell’Allegri-pensiero. Dopo un mercato fatto di cambi di rotta soprattutto in attacco, dove non è arrivato il vero centravanti come da identikit tracciato da Tare, e in difesa, dove non c’è il centrale d’esperienza cercato negli ultimi giorni di agosto, il tecnico punterà molto sul centrocampo (da dove è in partenza anche Yacine Adli, verso l’Al Shabab). Sulla classe di Luka Modric, sulle geometrie di Samuele Ricci e, superato l’infortunio, sulle giocate di Ardon Jashari. Ma soprattutto, senza dimenticare la sostanza di Youssouf Fofana, sugli inserimenti. Non a caso è arrivato apposta da Marsiglia Adrien Rabiot, un “pupillo“ di Max. Non a caso, nel giorno delle prime parole da nuovo allenatore del Diavolo, Allegri ne ha riservate di dolci a Loftus-Cheek: "È un giocatore importante...".

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