La morte di Maradona poteva essere evitata. Nella perizia le accuse ai due medici

Il fuoriclasse argentino avrebbe potuto salvarsi se i segnali della sua insufficienza cardiaca non fossero stati ignorati

Diego Armando Maradona

Diego Armando Maradona

Buenos Aires - Diego Armando Maradona poteva essere salvato? Sì, secondo quanto emergerebbe dalla perizia sulla morte del calciatore argentino, avvenuta lo scorso 25 novembre, chiesta dai pm Patricio Ferrari, Cosme Iribarren e John Broyad. Il documento sarà consegnato alla magistratura e reso noto il 3 maggio, ma alcuni passaggi sono stati già pubblicati dalla stampa argentina. Nel rapporto si parlerebbe di "imperizia" e "segnali ignorati". Il dito è puntato contro i suoi ultimi medici curanti, il neorochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov. Per loro si ipotizza l'accusa di omicidio colposo, che prevede una pena da otto a 25 anni di reclusione.

Nella relazione si evidenzierebbe che la morte di Maradona era evitabile e che c'è stata negligenza. In primis l'argentino, dopo l'intervento alla testa per l'asportazione di un ematoma subdurale, "è stato portato in un posto inappropriato quando avrebbe dovuto essere ricoverato sotto controllo. Nella casa di Tigre non c'era nemmeno un defibrillatore per un'emergenza cardiaca"; inoltre gli "è stato somministrato un farmaco controindicato per i pazienti con disturbi cardiaci, un antidepressivo che non viene somministrato ai pazienti con aritmia e non sono state prese misure elementari".

Nella relazione si punta poi il dito sulle omissioni dei medici come quella relativa agli avvertimenti sulla ritenzione di liquidi, per la quale "non è stato fatto nulla. Maradona trascorreva intere giornate senza alzarsi e non ci fu reazione di alcun genere a questa anomalia". "I suoi occhi sono gonfi come un seno", aveva riferito a Luque il 22 novembre, tre giorni prima del decesso, una delle persone che accudiva Maradona. Il gonfiore era il segnale che Maradona era in una condizione di ritenzione idrica dovuta all'insufficienza cardiaca.

L'imputazione per Luque e Cosachov pare scontata, ma i due potrebbero non essere gli unici. Non è chiaro se l'accusa sarà anche per lo psicologo Carlos Daz, che ha preso decisioni, e sembra probabile che anche gli infermieri saranno accusati ma di reati di livello molto inferiore a quello di omicidio. I pubblici ministeri stanno valutando la situazione dell'avvocato e rappresentante Matas Morla, perché ritengono che avesse un certo controllo della situazione, e avesse scelto i medici per l'argentino.