
La Giana Erminio affronta il Monopoli nei playoff nazionali di Serie C, cercando di proseguire il suo percorso storico.
GORGONZOLA (Milano)Dalla favola alla storia, ancora una volta. Altro giro di valzer a Gorgonzola, altri piccoli e grandi record scartati via come caramelle. Dna Giana non mente. E via a scrivere nuove pagine a partire da domani, ore 20, in casa contro il Monopoli. Andata del primo turno dei playoff nazionali, ritorno mercoledì 14: obbligatorio vincere, in caso di parità passeranno i pugliesi grazie al miglior piazzamento in classifica. Alle spalle, due turni della post season superati contro Virtus Verona e Renate: mai successo. I biancazzurri erano arrivati fino a sfidare il Pordenone, nel 2017: altra formula, allora. E altra Giana. Con big come ’il barone’ Pinardi (tanta A sulle spalle con Atalanta, Lecce, Cagliari, Novara) e ’Sasà’ Bruno (98 gol in cadetteria). Con chi è poi arrivato in massima serie come Augello (Cagliari) e Iovine (Como). La Giana di oggi, però, ha saputo stupire e stupirsi ancor di più. È nata dalle ceneri della retrocessione in Serie D del 2022, due anni dopo il patatrac dei playout persi con l’Olbia, in pieno Covid, aggiustato con la riammissione. È rinata con Andrea Chiappella alla guida: da capitano era stato protagonista della scalata dalla Promozione al professionismo, nel triennio 2011-2014.
Aveva lasciato i compagni sul più bello, per non lasciare il posto di lavoro. Un arrivederci. La gavetta sulla panchina della giovanili, poi la prima squadra: primo posto in Serie D e finale di Coppa Italia, playoff in Serie C, ancora playoff in Serie C e ancora finale di Coppa Italia, tra 2023 e 2025. A 37 anni, percorso tale da scomodare osservatori arrivati dai piani alti. Dietro di lui, uomini di cui si è perso lo stampo: su tutti, il presidente Oreste Bamonte, qui dal 1985, che da quest’anno ha addirittura le chiavi della città. E il vice presidente Cesare Albè, dal 1995 a oggi, più di 20 anni consecutivi da allenatore prima, tuttofare ora e ancora. Vecchia e nuova scuola a braccetto. Col campo a rispecchiare la bontà del connubio. Tra rivoluzioni e rifondazioni. Salutati l’anno scorso Fumagalli (Como, in prestito a Cosenza), Minotti e Mbarick Fall (Milan Futuro), Franzoni e Maguette Fall (Entella), sono arrivate scommesse vinte come Stuckler (20enne della Cremonese, 14 gol) e Tirelli (dall’Ascoli, 2 reti ai playoff) ad esempio. Sono rimaste colonne come capitan Pinto (39 anni), Marotta (35) e chi ha saputo diventarlo come Lamesta e Caferri. “Serie B!“, cantavano i tifosi a Meda. Troppo. Ma intanto, tra grandi e piccoli sogni, la Giana continua ad andare avanti. E a regalarne.
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