
Bettino Calcaterra esprime disappunto per i criteri di assegnazione dei codici per i biglietti della finale di Champions League.
La gestione dei biglietti per la finale di Champions League da parte dell’Inter ha creato qualche malumore tra chi non ha ricevuto dalla società il codice per accedere all’app Uefa dedicata all’acquisto dei tagliandi. In particolar modo serpeggia malcontento nel mondo degli Inter Club. Bettino Calcaterra, presidente del “Ganassa“ a Castellanza (Varese) e volto tv a TeleLombardia, racconta la sua esperienza. "Ho vent’anni di militanza nel mio club e quindici come presidente - dice al Giorno - Capisco che i biglietti erano pochi, ma mi sarei aspettato un minimo di gratitudine per il lavoro svolto in questi anni e per l’attaccamento alla causa nerazzurra a 360 gradi. Per quanto fatto mi ritenevo abbastanza sicuro di poter rientrare nei parametri e invece non è accaduto", ammette con dispiacere alla vigilia della sfida contro il Paris Saint-Germain.
Il club ha premiato maggiormente le persone con una lunghissima militanza allo stadio come abbonati, apparentemente tenendo meno conto di altri parametri, tra i quali il tempo che si spende quando si è al vertice di un Inter Club, ma non solo. "Personalmente - racconta ancora il presidente del “Ganassa“ - ho seguito la squadra in tante partite in Europa, non solo negli eventi nazionali. Solo quest’anno ho fatto trasferte in Champions League sia durante la fase del girone, a Berna e Leverkusen, che durante quella ad eliminazione diretta, volando a Rotterdam e successivamente a Barcellona".
Ma a non convincere Calcaterra è più che altro il criterio di assegnazione scelto. "Una piccola parte dei codici è stata riservata ad alcuni dei soci Inter Club con almeno 12 anni consecutivi di anzianità. Resta un mistero quali parametri siano stati presi in considerazione per scegliere fra coloro i quali avevano questo requisito - spiega ancora Calcaterra - A mio avviso è mancata un po’ di trasparenza. Nel Nord Italia gli Inter Club sono stati molto penalizzati, mentre in quelli più lontani da Milano ne è arrivato qualcuno, ma parliamo di numeri esigui".
M.T.
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