
L’industriale bresciano ha “traslocato“ la sua Feralpisalò dalle rive Garda alla città della Leonessa. Ieri a Palazzo della Loggia presentati logo e maglie: stessi colori sociali che furono della Rondinelle.
Ieri pomeriggio nella splendida cornice del Palazzo della Loggia è nata l’Union Brescia, e probabilmente è rinato anche il calcio nel capoluogo lombardo. La FeralpiSalò, come previsto, ha ceduto il passo alla nuova realtà che è ai nastri di partenza con uno spirito ed obiettivi ben precisi: "Questa nuova società - ha introdotto con un pizzico d’emozione l’ex patron dei gardesani Giuseppe Pasini - non è mia, ma è di tutti i bresciani. Noi siamo qui per garantire la continuità del calcio in una città come Brescia che merita traguardi importanti. Partiamo con un programma triennale che punta a riportare il Brescia dove merita e dove è rimasto per tanti anni. Se riusciremo a raggiungere la B prima dei tre anni saremo contenti. In ogni caso, quando ci saremo riusciti, riuniremo amici ed imprenditori che hanno aderito a questa iniziativa e vedremo il da farsi. La nostra non sarà una realtà attenta solo a quello che accade nei 90’, ma cerchemo di costruire qualcosa di positivo per il territorio e per le nuove generazioni". E ancora: "Come si vince un campionato di serie C? Quando arrivammo primi non eravamo favoriti, c’erano squadre più blasonate di noi. A te deve andare tutto bene, alle altre no. Quest’anno, per come il direttore sportivo Ferretti sta allestendo la rosa, avremo una buona squadra. Non posso garantire che vinceremo, ma ripartiamo dallo zoccolo duro di una squadra che ha fatto settanta punti. Faremo bene, poi vincere è sempre difficile". Poi l’annuncio: "La squadra si allenerà a Salò, abbiamo ancora due anni di convenzione. La struttura ha tutto quello che serve. E poi alternative al momento non ci sono: il centro sportivo di Torbole è di proprietà della famiglia Cellino. Entro due anni dovremo trovare delle alternative, è certo".
Nel Salone Vanvitelliano pieno come nelle grandi occasioni e generoso negli applausi ai protagonisti, ha fatto sentire la posizione del Comune anche il sindaco Laura Castelletti: "Quando si vuole costruire qualcosa di serio bisogna guardarsi negli occhi. Con Pasini lo abbiamo fatto nella cucina di casa mia davanti ad un caffè. È stato in quel momento che ho capito che il futuro del calcio a Brescia era im buone mani e che questo progetto poteva partire". L’Union Brescia, l fine di evitare possibili strascichi legali, indosserà una maglia blu con i bordi biancazzurri (senza la V sul petto) e avrà come simbolo una Leonessa che si differenzia da quelle precedenti. "Vogliamo invitare tutta la comunità bresciana - conclude il patron Pasini- a condividere il nostro progetto. Sappiamo che le aspettative sono alte e che, certo, cambia molto tra Brescia e una realtà di provincia. In ogni caso seguite il nostro percorso, anche se al momento avete idee diverse. Sono certo che insieme potremo toglierci tante soddisfazioni".
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