L’Olimpia cala il sipario "Si chiude un capitolo"

Volley A2. Il Pala Intred sarà dismesso, impensabile il trasferimento fuori Bergamo. In una lettera patron Agnelli annuncia l’addio e la cessione del titolo sportivo. .

di Giuliana Lorenzo

Una settimana fa, era mercoledì 10 maggio, mentre quasi tutti gli occhi del mondo dello sport erano puntati su San Siro e sull’Euroderby, non lontano da Milano, al PalaIntred di Bergamo, andava in scena quello che gli americani chiamerebbero “the last dance”. All’ex PalaNorda si giocava l’ultimo match della formazione di volley di A2 dell’Agnelli Tipiesse (gara 2 contro la Tonno Callipo Vibo valida per la promozione in Superlega).

Nel weekend, in Calabria, è poi arrivata la sconfitta, a gara 3, con cui i bergamaschi hanno detto addio al sogno promozione. Il palazzetto di casa cesserà presto di esistere, verrà demolito e al suo posto verrà costruita la Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Purtroppo, nessuno è stato in grado di trovare una soluzione che non implicasse il trasferimento fuori dalla città delle due formazioni di pallavolo. Oltre l’Agnelli l’impianto ha ospitato i match casalinghi della squadra femminile di serie A di Volley Bergamo 1991. Proprio per questo, come annunciato nelle settimane scorse, il presidente degli orobici Agnelli venderà il titolo sancendo la fine di una storia d’amore durata anni. Non ci saranno nuove opportunità per il club, da anni una delle formazioni più titolate in A2. Più della sconfitta sportiva, arrivata per mano di una Tonno Callipo Vibo Valentia che ha dominato il campionato di categoria, dalla regular season ai playoff, conquistando la promozione in Superlega, rimane l’amarezza per una vicenda in cui le decisioni extra sportive hanno pesato sul club. Il numero uno degli orobici si è così congedato con una lunga lettera, senza però fare polemica: "poiché non è utile in questo momento". "Da quando ho iniziato questa avventura, ho investito tutto me stesso per far crescere Olimpia e portarla ai massimi livelli. Ho dedicato tempo, risorse e passione per farne una grande famiglia, condividendo momenti indimenticabili – e continua - tuttavia, nella vita si presentano momenti in cui bisogna fare scelte difficili, e la chiusura di Olimpia è una di queste. Questa decisione non è stata facile, poiché Olimpia è stato il mio più grande amore sportivo. Abbiamo vissuto momenti intensi e difficili, abbiamo vinto e perso e creato un forte legame con il territorio e la città di Bergamo. Questo rimarrà per sempre". Inevitabili ringraziamenti del caso: "Un pensiero speciale va al nostro direttore sportivo, Vito Insalata, che ha guidato il nostro successo negli ultimi sette anni. Grazie a lui, abbiamo avuto l’opportunità di vincere, crescere e diventare una squadra forte. Non dimenticherò mai il suo contributo e la sua lealtà incondizionata. Grazie di cuore. Siete stati la mia famiglia, il mio punto di riferimento e la mia fonte di ispirazione. Non dimenticherò mai i vostri sorrisi, le vostre lacrime e le vostre emozioni. Sarete sempre nel mio cuore. Chiudiamo un capitolo importante della nostra vita, ma sono convinto che ci saranno nuove avventure e opportunità. Non dimenticherò mai ciò che abbiamo fatto insieme e porterò con me il ricordo di voi tutti, il mio più grande amore". Una triste pagina per Bergamo e in generale per tutto lo sport con la città orobica capitale sì della cultura ma non del volley.