
Gli screzi “social“ con il capitano Lautaro Martinez rischiano di incrinare il rapporto. Nel contratto della punta francese presente una clausola rescissoria da 85 milioni:. Arsenal e United alla finestra, la prima alternativa è il centravanti della Fiorentina.
Qualcosa sembra essersi rotto. I sorrisi dalla dentatura scintillante di Marcus Thuram, uno dei pilastri del trionfo interista in campionato arrivato poco più di un anno fa, si stanno via via diradando. Sarà qualche piccolo ma reiterato infortunio, saranno i numeri nettamente calanti nella seconda metà dell’ultima stagione. La versione del francese vista con il Fluminense era quella del gemello scarso, certamente favorita dall’inattività per noie a un flessore (mezz’ora col Monterrey e due forfait con Urawa Reds e River Plate). E non è detto che tra i destinatari degli strali di Lautaro Martinez, lunedì sera, non ci fosse anche l’altra metà della “ThuLa“.
È invece certo il like che Thuram ha messo al post con cui Calhanoglu (a proposito, ieri al turco è stato attribuito dalla testata Millyet il virgolettato "Galatasaray, ora o mai più, se non mi trasferisco ora poi sarà molto difficile") ha risposto al capitano argentino. Una presa di posizione forte, l’unica arrivato da dentro il gruppo. Altre che hanno fatto “rumore“ sono di Marko Arnautovic, da qualche giorno svincolato, e di Gaia Lucariello (moglie di Simone Inzaghi). I due attaccanti titolari della stagione appena conclusa e nelle intenzioni di tecnico e dirigenza anche della prossima, si sono confrontati nella riunione voluta da Chivu. Non erano da soli, c’era tutto il gruppo, ma è ovvio che fossero tra i presenti coi riflettori puntati addosso. Ed è altrettanto ovvio che, al di là dei tentativi di ricucire e di un presunto caffè preso insieme dai due, lo strappo c’è stato e ci sarà da lavorare ancora per far sì che non si apra ulteriormente.
Le dichiarazioni del “Toro“ hanno aperto la caccia ai rumors di mercato anche per chi non era al centro delle voci stesse. Thuram è uno di questi (oltre a Dumfries, richiesto dal Barcellona). Ha una clausola rescissoria da 85 milioni di euro, è stato in passato nelle mire di Bayern Monaco e Psg, non ha avuto di recente delle avances dal richiamo pubblico, ma ci sono almeno un paio di “big“ in Premier (Arsenal e Manchester United) che stanno cercando un centravanti di grido. I recenti eventi in seno al gruppo interista potrebbero scatenare i potenziali acquirenti, attirati sia dalla clausola (non bassa ma comunque un’arma grazie a cui si può evitare di passare dal club di appartenenza) e da una situazione interna allo spogliatoio che rischia di abbassare il prezzo dei giocatori.
Anche per questo in via della Liberazione si tengono gli occhi aperti riguardo a possibili sostituti di Thuram. Il giocatore è un profilo internazionale, magari non varrà il prezzo della clausola rescissoria, ma non può partire per meno di 60-70 milioni. Ad oggi c’è un centravanti italiano, esploso nella scorsa stagione, con un’altra clausola rescissoria da 52 milioni di euro (valida fino a metà mese e che i qatarini dell’Al-Qadisiyya si sono detti disposti a pagare) e che risponde al nome di Moise Kean. Un profilo che piace, per il quale non ci sono ancora state mosse concrete, ma il cui nome è sul taccuino qualora davvero dovessero muoversi le acque attorno a Thuram. Marotta ha sempre avuto un occhio di riguardo per i rinforzi italiani, nell’ottica di creare uno zoccolo duro di autoctoni. L’età (25 anni) è gradita alla proprietà americana, dalla quale è arrivato un input a puntare sui giovani. In realtà l’Inter aveva pensato negli scorsi mesi a Jonathan David (finito alla Juventus), come alternativa al francese. I costi dell’operazione, tra ingaggio e commissione richiesta dall’entourage, non consentivano di pensare al canadese come ad un’aggiunta in rosa senza passare per una cessione pesante nel reparto avanzato. Lautaro Martinez è intoccabile, Thuram lo è meno e soprattutto è stato un acquisto a parametro zero. Qualora dovesse lasciare Milano, permetterebbe di iscrivere a bilancio una pesante plusvalenza.
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