
Nerazzurri su un difensore a prescindere dalla partenza del francese: Solet in pole. L’ipotesi saudita non convince e l’agente lo ha proposto invano al Barcellona. Dovesse rimanere nella rosa di Chivu potrebbe essere fuori dalla lista per le coppe. .
I rapporti tra Benjamin Pavard e la dirigenza dell’Inter si stanno facendo piuttosto tesi. Il difensore francese ha un contratto fino al 2028 a 5 milioni netti l’anno, con impatto al lordo attutito dal Decreto Crescita. Il Neom Sc, club saudita allenato dal francese Christophe Galtier, ne offre 20 all’Inter 8 l’anno al giocatore, mentre l’agente ha provato (senza successo) ad offrirlo al Barcellona. Questo perché Pavard, che ha capito di non essere più centrale nel progetto nerazzurro, vuole restare in Europa in un club di altissimo rango. Nessuno tra quelli della ristretta élite si è però fatto avanti, tanto meno i blaugrana che già hanno problemi a inserire nelle liste della Liga i giocatori già acquistati.
Trovare una sistemazione entro fine estate sarà molto difficile: l’ingaggio non è per tutti e il calciatore ha finora respinto il Neom, né ha preso il volo il discorso col Galatasaray (Pavard vuole uno dei 5 campionati top d’Europa). Dall’altra parte l’Inter si è già messa in moto per un sostituto, da tempo è in contatto con l’agente Gordon Stipic per apparecchiare l’affare Solet con l’Udinese, sebbene sul francese pendano i guai giudiziari derivanti da un’accusa per violenza sessuale partita lo scorso maggio. Anche per questo l’acquisto potrebbe avvenire a titolo definitivo, ma con una clausola all’interno del contratto che metta al riparo i nerazzurri. In alternativa era stato individuato un altro profilo, Loic Badé, 25enne in uscita dal Siviglia: è stato però trovato nelle ultime ore l’accordo sul cartellino con il Bayer Leverkusen per una cifra attorno ai 30 milioni. Sia il francese che Solet hanno quattro anni in meno di Pavard, ma non c’è solo una questione di ringiovanimento alla base della scelta. Il passo, in questo senso, si farà tra un anno quando scadranno i contratti di Acerbi, De Vrij e Darmian. La società non ha gradito quanto avvenuto qualche settimana fa: l’ormai famosa foto con Theo Hernandez dopo una partita di padel, pochi giorni prima aveva abbandonato per infortunio il Mondiale per club. In generale si aspettava di più da un giocatore del curriculum di Pavard, in termini di leadership in campo e soprattutto nello spogliatoio. Così non è stato. Complici alcuni infortuni e prove rivedibili, lo scorso anno è diventato a lungo un’alternativa a Bisseck, più che un titolare. Quello che si è presentato due anni fa in un video come “Benji l’interista“ potrebbe esserlo ancora per poco e addirittura rischia di finire fuori dalla lista Champions, qualora Chivu dovesse insistere per avere un giocatore diverso dal mercato.
La cessione di Asllani, che sta cercando l’accordo sull’ingaggio col Bologna dopo l’intesa di massima trovata dai club per 10 milioni più il 40% sulla futura rivendita, apre lo slot che prenderà Sucic. Luis Henrique colmerà lo spazio lasciato da Zalewski e Bonny sostituirà Arnautovic. Pio Esposito è un giocatore nato nel vivaio e non toglie il posto a nessuno. Taremi farà posto a Koné, se la Roma riaprirà i canali, o comunque a un profilo simile a quello del centrocampista giallorosso. Per inserire un difensore nuovo in quella stessa lista serve fare spazio e la soluzione decisa in casa Inter è rinunciare a Pavard, affidandosi a un giocatore con maggiori capacità di recupero, possibilmente più giovane, anche se difficilmente lo si troverà con il medesimo curriculum. Qualora il francese dovesse erigere un muro, il rischio sarebbe quello di rimanere fuori dalla Champions e da quell’élite europea a cui il difensore ambisce. A Milano o altrove.
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