
Terzultimo posto, piena zona playout, -5 dalla salvezza diretta e +7 dalla retrocessione senza passare dagli spareggi. Dopo un...
Terzultimo posto, piena zona playout, -5 dalla salvezza diretta e +7 dalla retrocessione senza passare dagli spareggi. Dopo un mercato di riparazione che ha portato una pedina “over 30“ per reparto dalla Serie B (Camporese, Branca, Magrassi), oltre a giovani di categoria (Quirini e Ianesi) da aggiungere ai propri gioellini. Così, il ko nello scontro salvezza contro la Lucchese, dopo le pur incoraggianti prestazioni con risultati anche beffardi con Spal (2-1), Rimini (0-0) e Ascoli (1-1), era sembrato il canto del cigno di Bonera sulla panchina di Milan Futuro.
Settimana calda, con le candidature di Alberto Bollini (Nazionale Under 19), Federico Guidi (Primavera) e Massimo Oddo (ultima panchina a Padova la scorsa stagione) ad avvicendarsi. Diversa, però, la scelta della società che ha deciso di inserire nello staff tecnico Mauro Tassotti: più di 400 presenze in rossonero da calciatore tra il 1980 e il 1997, dal 1997 al 2016 allenatore della Primavera, soprattutto vice ma anche a tratti guida della prima squadra, osservatore. Tradotto: più di 30 anni di Milan, vincendo tutto. Tradotto: Dna rossonero. Affiancherà Bonera e il suo staff, porterà la sua esperienza. Bonera, quindi, resta.
Emblematico, a questo proposito, il comunicato ufficiale diramato dal club: "Mauro Tassotti entra a far parte dello staff tecnico dell’allenatore di Milan Futuro Daniele Bonera". L.M.
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