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Morto l'ex calciatore Jean Pierre Adams: è rimasto in coma per 39 anni dopo un'operazione

La moglie Bernadette si è presa cura di lui fino a oggi

Jean Pierre Adams (da internet)

E' rimasto in coma per 39 anni, in seguito a un'emorragia cerebrale occarsagli nel corso di un intervento chirurgico al ginocchio. A vegliarlo la moglie, nella loro casa di Nimes, dove ha vissuto fino a oggi, in stato vegetativo, dopo essere stato dimesso dall'ospedale. Jean-Pierre Adams, 73 anni, difensore che indossò nel corso della sua carriera anche le maglie di Nizza, Paris Saint-Germain è morto oggi: non aveva più ripreso conoscenza dopo essere finito in coma in seguito a un errore nella dose di anestetico somministratagli nel corso di un'operazione chirurgica al ginocchio nel marzo del 1982.

La carriera

Nato a Dakar, in Senegal, si trasferì in Francia a 10 anni insieme alla nonna, venendo in seguito adottato da una coppia transalpina. Dopo gli inizi in un club di dilettanti, si mise in evidenza con la maglia del Nimes, squadra che portò al secondo posto in campionato nel 1971-72, il miglior piazzamento mai raggiunto dai provenzali. In seguito il passaggio nelle file del Nizza e l'approdo in Nazionale. 

Con la maglia dei Blues Adams, che in massima divisione ha giocato anche con il Paris Saint-Germain, ha collezionato 22 presenze. Insieme all'altro difensore Maurice Tresor, antillano, formò una solidissima coppia di centrali, ribattezzata la garde noir (La guardia nera), per il colore della loro pelle.

L'operazione fatale

Nel 1982 Adams entrò in ospedale per un'operazione ai legamenti del ginocchio. Il giorno del suo ricovero molti dei dipendenti dell'ospedale di Lione erano in sciopero. Il calciatore finì comunque sotto i ferri, anche se l'anestesista era impegnato su otto pazienti, Adams incluso. Il difensore fu affidato alle cure di un tirocinante che in seguito avrebbe detto di non "essere pronto al compito che  gli era stato assegnato".

L'inchiesta successiva mostrò come fossero stati fatti diversi errori, sia da parte dell'anestesista sia da parte dell'aspirante medico. Adams fu vittima di un arresto cardiaco e di un'emorragia cerebrale, finendo in coma. 

I due responsabili dell'accaduto furono puniti solo a metà degli anni '90, con un mese di sospensione dal lavoro e una multa di 750 euro. L'ex nazionale fu dimesso dopo quindici mesi di convalescenza. A badare a lui, fino a oggi, è stata la moglie Bernadette, in una commovente dimostrazione di amore. 

La vita dopo l'operazione

Bernadette da quel maledetto giorno del 1982 è sempre stata il tramite fra Jean Pierre e il mondo esterno. Non ha mai voluto, nemmeno nei momenti più difficili, prendere in considerazione l'ipotesi dell'eutanasia. Adams, aveva ricordato la moglie in un'intervista dell'anno scorso, può ancora sentire e stare seduto, ma non riusciva ad alimentarsi da solo e aveva perso la vista. 

Per quasi quarant'anni Bernadette ha provveduto a lui - che da giocatore era una forza della natura e si era guadagnato persino i complimenti di Franz Beckenbauer, il tedesco considerato uno dei difensori migliori di tutti i tempi - cambiandogli i vestiti, preparandogli da mangiare e comunicandogli l'affetto suo e dei familiari. 

Nei rari momenti in cui la donna mancava di casa, Adams percepiva la sua assenza, tanto che le infermiere chiamate a occuparsi di lui descrissero i mutamenti nel suo umore. Il Paris Saint-Germain ha ricordato Adams con un tweet sul profilo ufficiale del club, mentre il Nizza gli renderà omaggio prima del prossimo match casalingo contro il Monaco