ANDREA FACCHINETTI
Sport

Il sogno (possibile) a cinque cerchi. Zenere vince in Argentina e spera

All’alba dei 30 anni Asja, lecchese d’adozione, si aggiudica in Argentina due giganti valevoli per il circuito Fis .

Asja Zenere, nativa di Enego (Vi) ma valsassinese di adozione

Asja Zenere, nativa di Enego (Vi) ma valsassinese di adozione

Arrivano dalla lontana Argentina i primi sorrisi della stagione per Asja Zenere, giunta alla soglia dei trent’anni nel pieno della maturità agonistica. La nativa di Enego (Vi) ma valsassinese d’adozione dopo essersi trasferita ormai da anni a Barzio in seguito al matrimonio con l’allenatore dello Sci Club Lecco Giuseppe Alborghetti, gira ormai da due settimane sulle nevi invernali di Ushuaia insieme alle compagne di Nazionale, alla vigilia di un’annata fondamentale per la carriera, che vede all’orizzonte un’Olimpiade di Milano Cortina 2026 da conquistare, ma soprattutto per fare il definitivo salto di qualità.

Perché il talento cristallino innegabile della vicentina troppe volte è rimasto strozzato a causa di una catena di infortuni che ne hanno drammaticamente accorciato la carriera. Sono due gli eventi su tutti: nel dicembre 2019 la rottura del crociato anteriore e del collaterale mediale del ginocchio durante una gara di Coppa Europa ad Andalo non solo le hanno fatto chiudere anzitempo la stagione, ma le è costato un altro anno di sofferenze, perchè l’arrivo del covid non le ha consentito di seguire la riabilitazione necessaria, e una volta rientrata sul circuito una caduta in allenamento sul ghiacciaio svizzero di Saas Fee nell’ottobre del 2021 le ha provocato una duplice frattura all’astragalo e al calcagno, con la conseguenza di altro tempo perduto in fisioterapia e rieducazione.

E così, nella stagione 2022/23, si è trovata a ricominciare da zero, ma con passione e tanta pazienza è tornata a salire la corrente. Un undicesimo posto nel gigante di Sestriere (suo miglior piazzamento in Coppa del mondo), qualche altra prestazione convincente fra le porte larghe hanno convinto i tecnici azzurri a convocarla per la rassegna iridata sulla pista francese di Meribel, conclusa al 22simo posto. I piazzamenti del 2023/24 sono invece serviti a entrare nel secondo gruppo di merito dell’amato gigante, non seguito però da un’ulteriore crescita nella passata stagione, in cui ha deciso di dedicarsi anche al supergigante.

Il terzo posto ai Campionati Italiani fra le porte larghe nel mese di marzo che ha mandato in archivio l’annata ha invece segnato un grande cambiamento (per lei): il passaggio dallo storico skiman Paolo Bianchetti a Gianluca Petrulli (ex skiman di Marta Bassino) e un’estate in cui ha potuto finalmente allenarsi atleticamente senza particolari assilli fisici, uniti ai consigli dell’amica Federica Brignone (una che sa come si vince…) hanno fatto il resto. I primi risultati si sono subito visti, con due successi nei due giganti di Cerro Castor valevoli per la South America Cup. Certo, il campo di partecipazione non era quello di Coppa del mondo, tuttavia era importante dare un segnale soprattutto a sè stessa di presenza, per acquisire fiducia e convinzione. Perchè in fondo, l’obiettivo di trasformare in realtà quel sogno a cinque cerchi che vale una carriera, è assolutamente a portata di sci...

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