Venticinque tiri effettuati, 8 parate di Pope ma zero gol messi a referto: i numeri del match d’esordio in Champions League contro il Newcastle sono impietosi ma quantomai chiari. Lo scarso cinismo sotto rete palesato dal Milan è un problema che torna ciclicamente e che rischia di compromettere il percorso nell’Europa che conta: l’assedio alla porta inglese di martedì è stato costante ma infruttuoso e a finire sul banco degli imputati, diventando un esempio lampante della mancanza di cattiveria, è stato Rafael Leao. Nel primo tempo, quando il portoghese ha cercato un lezioso gol di tacco mancando il pallone e inciampando su sé stesso, compagni di squadra, tecnico e tifosi rossoneri hanno sobbalzato, e Tomori è stato il primo a rimproverare il 10 milanista per l’assurda scelta fatta.
Se l’attacco di casa latita, a fare da contraltare ci ha pensato il baby talento della Primavera, Francesco Camarda che, anticipando il match della prima squadra, si è reso protagonista con una doppietta nel 4-0 rifilato al Newcastle in Youth League. La giovane punta di Abate è già stata contornata da aggettivi importanti come "predestinato" o "fenomeno" e sul campo ha dimostrato di meritarseli in un mese e mezzo ricco di soddisfazioni: ad agosto il classe 2008 è stato convocato da Stefano Pioli per l’amichevole del Diavolo contro il Trento, battezzando il suo ingresso nel calcio professionistico, poi ha trascinato la rappresentativa italiana Under 17 contro i pari categoria della Germania, permettendo agli Azzurrini di vincere il torneo “Quattro Nazioni“ (la sua doppietta ha deciso la finale contro la compagine teutonica, vinta per 4-2), per poi splendere con la compagine Under 19 rossonera. Nella gara di esordio in campionato, infatti, Camarda ha siglato il gol del definitivo 0-2 in casa del Sassuolo, diventando il primo classe 2008 ad andare in rete nella storia del torneo che ha come annata protagonista i classe 2005, un traguardo bissato martedì in Youth League: a 15 anni e 195 giorni, è diventato il più giovane marcatore italiano a segnare in questa manifestazione, superando Fabrizio Caligara, in rete con la Juventus a 16 anni e 190 giorni nel 2016.
Una rete dagli undici metri e un gol su azione, su assist di Scotto, hanno trascinato il Diavolo verso il poker rifilato agli inglesi strappando gli applausi del pubblico presente e certificando l’incredibile fame sotto porta di Francesco, una fame che ieri sera è mancata come il pane ai “grandi“ di Pioli. Il gioiellino della Primavera ha così completato un mese e mezzo d’oro compiendo un nuovo passo verso una carriera che promette faville e il club di via Aldo Rossi ha tutte le intenzioni di blindare il suo talento. Furlani e Moncada dovranno incontrare il suo agente, Giuseppe Riso, per rivedere la durata del suo accordo con il Milan, considerando però che, essendo minorenne, il contratto non potrà essere superiore ai tre anni di durata.
Ilaria Checchi
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