FABRIZIO CARCANO
Sport

I giorni della svolta. Atalanta, corsa a quattro per il dopo-Gasp. Sarri e Pioli in corsa con Palladino e Motta

L’Atalanta e Gasperini tra oggi (più probabile) e domani si incontreranno, quasi certamente per dirsi addio dopo nove anni straordinari...

L’Atalanta e Gasperini tra oggi (più probabile) e domani si incontreranno, quasi certamente per dirsi addio dopo nove anni straordinari...

L’Atalanta e Gasperini tra oggi (più probabile) e domani si incontreranno, quasi certamente per dirsi addio dopo nove anni straordinari...

L’Atalanta e Gasperini tra oggi (più probabile) e domani si incontreranno, quasi certamente per dirsi addio dopo nove anni straordinari per intensità di emozioni e successi. Dopo 439 partite sulla panchina nerazzurra, con 228 vittorie, il 51,9%, 102 pareggi e 109 sconfitte, dopo aver centrato sei volte i primi quattro posti, con cinque qualificazioni in Champions e otto alle coppe europee, dopo aver vinto un’Europa League e sfiorato in tre finali la Coppa Italia, il 67enne tecnico di Grugliasco si prepara a trasferirsi alla Roma, con un contratto triennale. Accordo ad un passo dopo il pranzo di ieri a Firenze tra l’allenatore torinese e la proprietà giallorossa, nelle ore in cui a Bergamo si ragionava sul successore. Resta però un nodo da sciogliere con Gasp, l’ultimo anno di contratto vigente (a sei milioni complessivi d’ingaggio compresi bonus e premi): probabilmente si andrà verso una risoluzione anticipata, consensuale.

L’ultima parola, contratto alla mano, spetta comunque all’Atalanta che pianifica il futuro prossimo. Quattro i nomi dei tecnici valutati. Da una parte c’è l’idea della continuità tattica, mantenendo uno stile di gioco alla Gasp, forse più adatto per l’attuale organico, ringiovanendo, con uno tra Raffaele Palladino (più quotato), libero dalla Fiorentina, e Thiago Motta (meno quotato), in cerca di rilancio dopo il flop alla Juventus: 41 anni il primo, 43 il secondo, entrambi hanno giocato nel Genoa di Gasp. Ma nessuno dei due ha un grande bagaglio di esperienza, appena tre o quattro campionati alle spalle e una manciata di gare nelle coppe europee. E Palladino, quello che pare più nel mirino, non ha mai allenato in Champions.

Per questo sta prevalendo l’idea di cambiare, senza ringiovanire, con un tecnico di comprovata esperienza internazionale. Come Stefano Pioli, il primo nome, o in alternativa Maurizio Sarri. Entrambi hanno vinto lo scudetto in piazze storiche come Juventus e Milan, lavorando con pressioni enormi, hanno allenato all’estero e hanno una lunga esperienza nelle coppe internazionali. Pioli ha giocato tre anni fa una semifinale di Champions con il Milan, Sarri ha vinto l’Europa League con il Chelsea. L’attuale tecnico dell’Al Nassr, con cui è vincolato fino al 2027, sembrerebbe la prima scelta (ma è cercato anche dalla Juventus), davanti a Sarri, a sua volta cercato dalla Lazio.

L’idea di un allenatore esperto sta prevalendo rispetto al profilo di un allenatore più giovane come Palladino. O come il 40enne Domenico Tedesco, che resta come outsider.

Prima però va risolta la questione Gasperini con il relativo vincolo contrattuale.

Intanto sembra vicino l’accordo per il rinnovo biennale del “jolly“ del centrocampo Mario Pasalic, bandiera nerazzurra dal 2018, uno dei veterani dello spogliatoio atalantino.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su