
L’allenatore Gennaro De Maria (foto dal sito ufficiale dell’Atalanta)
Dai campi di calcio, dalle divise da gioco, al Libano, alla missione di pace ad alto rischio portata avanti dall’Esercito italiano. E’ la storia, umana e sportiva, di Gennaro De Maria, allenatore di calcio, ma anche graduato del nostro esercito, richiamato da questo mese di maggio in Libano, dove resterà per i prossimi sei mesi. Una storia di valori quella di De Maria, una laurea in Scienze Motorie, responsabile del CFT di Cologno al Serio, uomo di sport e di campo, allenatore nelle serie minori e da alcuni anni delle squadre giovanili femminili dell’Atalanta. La sua ultima panchina, come raccontato dal sito ‘Sprint e Sport’, è stata quella della under 15 femminile della Dea, in lotta per lo scudetto di categoria, seconda in classifica a 21 punti, con l’Inter, a tre lunghezze dalla capolista Sudtirol, in una volata ancora apertissima. Dopo l’ultima gara, lo scorso fine settimana, persa contro il Milan per 1-0, al centro sportivo Vismara, le sue ragazze lo hanno applaudito e salutato con commozione, con tanto anche di striscioni di affetto realizzati per lui dalle sue giocatrici.
‘Sempre al tuo fianco mister’, firmato Under 15, e ‘Mission impossible? Non per il nostro mister!’ hanno scritto le calciatrici nerazzurre. Che ora cercheranno di conquistare il loro titolo anche senza la sua guida, di vincerlo anche per lui. Dovrebbe essere solo un arrivederci quello di De Maria, che dal prossimo autunno dovrebbe tornare a guidare ragazze o ragazzi dalla panchina, ad insegnare calcio e valori appunto, tornando ulteriormente arricchito umanamente da una missione in un contesto difficile, rischioso. Facile immaginarlo però anche in Libano, dove si trova da lunedì, nelle pause dal suo servizio, su qualche campo in terra, senza linee o porte, con tanti piccoli, bambine e bambini, per farli divertire dietro il pallone, che dai nostri campi in erba a quelli sabbiosi libanesi resta sempre il gioco più bello del mondo.
Perché, come aveva scritto lo stesso De Maria in un suo post su Facebook alcuni anni fa: "Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo pianificare, ma anche credere".
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