
Contratto risolto tra Comune di Brescia e Brescia Calcio. La mossa di Massimo Cellino (nella foto), che sabato mattina aveva...
Contratto risolto tra Comune di Brescia e Brescia Calcio. La mossa di Massimo Cellino (nella foto), che sabato mattina aveva saldato una delle due rate insolute relative al canone di concessione, sembrava poter rimescolare le carte di una storia già scritta. Se, infatti, avesse versato anche la seconda rata, si sarebbero aperti nuovi scenari sulla concessione del Rigamonti, almeno fino al 3 luglio, quando il Consiglio federale si pronuncerà sull’esclusione del Brescia Bsfc dai giochi professionistici (anche questo sarebbe stato motivo di decadenza della concessione, perché il Brescia dovrebbe ripartire dall’Eccellenza, per cui non sussisterebbe più lo status di squadra di maggior interesse pubblico).
Cellino, invece, non ha versato nei termini stabiliti dall’ordinanza comunale l’intero importo. "La risoluzione – spiega la Loggia - è conseguenza della diffida trasmessa nei giorni precedenti, in seguito alla quale Brescia Calcio ha effettuato un pagamento parziale di 109.096,06 euro, somma corrispondente all’importo di una delle due rate previste, come indicato anche nell’oggetto del versamento. Non essendo stato saldato l’intero importo dovuto, il contratto si intende sciolto secondo quanto previsto dall’accordo". Ieri, il Comune guidato da Laura Castelletti ha quindi trasmesso alla società sportiva la determina formale di risoluzione, richiedendo il rilascio e la restituzione dell’impianto, il 2 luglio alle 17. Ulteriori passaggi amministrativi saranno oggetto di valutazione e discussione nel corso della seduta di Giunta prevista proprio per mercoledì 2 luglio. "L’Amministrazione ribadisce l’intenzione di garantire la piena tutela del patrimonio pubblico e la massima trasparenza nei confronti della cittadinanza, in merito agli sviluppi della vicenda".
Di fatto, si apre così la strada al nuovo Brescia di Giuseppe Pasini, che sta incontrando imprenditori e partecipate del Comune (in particolare A2A) per costruire una compagine societaria solida. Se, infatti, il progetto Pasini andrà in porto, il Brescia erediterà la categoria della Feralpi Salò, la Serie C, di cui il Rigamonti è sede naturale. Si aprirà a quel punto la corsa contro il tempo per la Loggia, che dovrà aprire un nuovo bando per la concessione dell’impianto.
Federica Pacella
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