ALESSANDRO LUIGI MAGGI
Inter

Colpaccio Udinese a San Siro, con due gol i bianconeri stendono l’Inter

I nerazzurri meriterebbero il pareggio ma non riescono ad agguantarlo. Il vantaggio di Dumfries si rivela un’amara illusione

Meazza amaro per i nerazzurri, espugnato dall'Udinese

Meazza amaro per i nerazzurri, espugnato dall'Udinese

Milano, 31 agosto 2025 –  Il secondo esame di San Siro boccia l’Inter di Christian Chivu. Senza i regali della difesa del Torino, la notte nerazzurra con l’Udinese si fa più buia, con errori del passato che si sommano ad incertezze del presente. Sia chiaro, l’Inter nella ripresa produce, meriterebbe il pareggio e lo troverebbe anche con Dimarco se Thuram non si trovasse poco oltre la linea dell’ultimo difensore. 

La tensione disegnata sul volto di Chivu
La tensione disegnata sul volto di Chivu

Il coraggio di Chivu 

E da apprezzare è anche il coraggio di Christian Chivu, che nel finale passa alle quattro punte con Esposito e Bonny, ricordando gli assalti (allora più fortunati) dell’Inter di Mourinho. Ma imperdonabile è la supponenza del primo tempo, quella che si palesa come in passato dopo la rete del primo tempo, propiziata da una grande giocata di Lautaro a centrocampo, una transizione condotta da Thuram e ben letta nell’inserimento da Dumfries. Qui, per almeno mezz’ora, l’Inter esce di scena. 

La delusione di Thuram
La delusione di Thuram

Vecchie certezze 

Poco organizzata in una manovra per vie centrali che spiazza Calhanoglu come Barella, tagliando fuori dalla costruzione Bastoni. Svagata, nel salto scomposto dello stesso Dumfries che propizia il pareggio friuliano, sonnacchiosa, nel mancato intervento di Bisseck che lascia libero spazio alla meravigliosa parabola di Atta per il vantaggio. Poi, come detto, nella ripresa l’Inter torna alle vecchie certezze, allarga maggiormente il campo, crea in quantità ma non trova la via per un pareggio che manda il Napoli a +3 dopo due sole giornate.

Non è tardi per tornare in equilibrio, ovviamente, ma è subito tempo di qualche interrogativo. Ovvero come riportare Lautaro Martinez in area di rigore. O coinvolgere Petar Sucic, che passato sul centrosinistra si vede poco o niente dopo le belle fiammate con il Torino. Senza dimenticare la premiata ditta Bastoni-Calhanoglu, parsa la più in difficoltà nel nuovo sistema di gioco. Vince l’Udinese, per l’Inter cupi pensieri alla prima pausa.

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