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Cremonese, il giorno di Nicola. Vandeputte e Johnsen primi pilastri

Inizia oggi l’era del nuovo tecnico. Troverà in rosa Bonazzoli, Ceccherini e Azzi, già allenati in passato

Davide Nicola sarà il nuovo allenatore della Cremonese in Serie A

Davide Nicola sarà il nuovo allenatore della Cremonese in Serie A

Dal re delle promozioni al re delle salvezze. Al termine di una lunga e faticosa trattativa oggi, salvo scossoni non immaginabili, inizierà l’era di Davide Nicola sulla panchina della Cremonese che dopo aver conquistato la Serie A con Giovanni Stroppa, si affida ad un nuovo allenatore ritenuto tra i più adatti per provare a rimanere nella massima categoria. Crotone, Salernitana, Empoli e Cagliari: sono tante le squadre dove il tecnico piemontese si è reso protagonista di grandi imprese evitando retrocessioni spesso date per certe. L’arrivo di Nicola, mossa decisamente apprezzata nell’ambiente grigiorosso, fa allo stesso tempo partire i paragoni col suo predecessore Stroppa.

C’è curiosità nel capire se - come auspicato anche dagli stessi dirigenti della Cremonese - si andrà verso una continuità tattica o se, data la differenza tra A e B si vedrà una squadra con un’impostazione di gioco diversa. I lombardi arrivano da una stagione dove per Stroppa il 3-5-2 era un vero e proprio credo calcistico, cucito alla perfezione sulla misura della rosa. Un modulo praticamente sempre utilizzato, all’interno del quale cambiavano al massimo gli interpreti. Uno schema, quello di Stroppa, fatto di possesso e costruzione dal basso. Esterni sempre in fase di spinta e attaccanti cercati sia col giro palla ragionato, ma anche con verticalizzazioni e lanci lunghi. A conseguenza di tutto ciò la Cremonese, nell’ultima pur trionfale annata, ha concesso molti gol. La fase difensiva sarà l’aspetto che Nicola dovrà maggiormente curare in questa sua nuova avventura. Il tecnico di Luserna San Giovanni sarà probabilmente molto più flessibile sul modulo. A Cagliari, ad esempio, ha giocato gran parte della stagione con la retroguardia a 4, per poi passare a 3 verso marzo: una mossa rivelatasi vincente per ottenere la salvezza. Alcuni punti in comune potrebbero essere l’importanza dei terzini e l’utilizzo della doppia punta. Ma per il resto, almeno sulla carta, ci si aspetta una Cremonese più compatta, aggressiva e verticale e allo stesso tempo consapevole che in Serie A sarà spesso costretta ad accettare l’imposizione del gioco altrui.

Per quel che riguarda i singoli giocatori è presto per parlarne. Non si esclude infatti una parziale rivoluzione della rosa. Solo Vandeputte e Johnsen sembrano punti fermi, mentre tutti gli altri con più o meno ragionevolezza sono stati accostati a possibili scenari di calciomercato. Come è noto l’ormai neo tecnico della Cremonese ha chiesto diversi innesti e vuole alcuni calciatori già allenati in passato. In grigiorosso ritroverà subito Bonazzoli, Ceccherini e Azzi, ma quest’ultimo a gennaio è passato dal Cagliari alla Cremonese proprio per lo scarso spazio che il tecnico gli dava. In ogni caso una cosa è certa: appena la squadra verrà completata, Nicola cercherà di plasmarla subito a sua immagine e somiglianza. Ambizione, lavoro duro e quotidiano, forza dei singoli al servizio di un gruppo unito e aspirazione al miglioramento costante. Poi sarà il campo a dare il verdetto in termini di risultati.

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