LUCA MIGNANI
Sport

Compattezza e incisività. Il Milan è già formato Max

Da colabrodo a bunker con gli stessi difensori, al centro Rabiot e Modric leader. Aspettando il rientro di Leao segna Pulisic: così Allegri ha trasformato il Diavolo.

Adrien Rabiot (30 anni) è stato fortemente voluto al Milan da Massimiliano Allegri

Adrien Rabiot (30 anni) è stato fortemente voluto al Milan da Massimiliano Allegri

MILANO "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova": Agatha Christie dixit. E dunque: tre gol rifilati all’Udinese, soprattutto tre vittorie di fila senza prendere gol (non capitava dal lontano febbraio 2023). Massimiliano Allegri, quanto meno per il momento, ha risolto il “giallo Milan“. Settembre non è ancora finito: presto. Ma di questi tempi, l’anno scorso, la Sud accoglieva la squadra all’ingresso di San Siro, prima di un Milan-Venezia poi vinto 4-0, con uno striscione eloquente: "Basta scuse, ultima chiamata".

A Udine, invece, senza le restrizioni derivanti dall’inchiesta “Doppia Curva“, ruggiti di orgoglio puro dagli spalti. ll conto è presto fatto: 5 punti l’anno scorso, 6 gol subiti (9 all’attivo, dato ricco soprattutto per il poker rifilato al Venezia). Per il nuovo Diavolo, invece, 9 punti, 2 gol subiti (tutti nella prima giornata contro la Cremonese) e 7 all’attivo. Pur senza aver mai avuto, in campionato, Rafael Leao, atteso per una parte di gara domenica contro il Napoli. Pur con un Gimenez ancora a secco e con Nkunku ancora a mezzo servizio. No problem, ci pensa Christian Pulisic, il primo ad essere arrivato a quota (almeno) 25 reti e 15 assist in tre stagioni di Serie A. In totale fanno 36 e 24 in rossonero: prima da esterno, poi da trequartista, ora da seconda punta con licenza di svariare. E con (altissimo) profitto. Ma è tutto il 3-5-2 a girare al meglio. Modric, alla faccia del pensionato di lusso, "regala emozioni, come calciatore e come persona", ha sottolineato Marco Landucci, in panchina al posto di Allegri, squalificato, nel post tris rifilato all’Udinese. Rabiot, fortissimamente voluto da Max, "che ha fatto una gara mostruosa. Monsieur, lo chiamiamo. E voleva andare sempre avanti...".

E ancora: Fofana che segna come richiesto dal tecnico, Estupinan che sta trasformando i borbottii in applausi, un pacchetto arretrato invariato rispetto all’anno passato (Tomori-Gabbia-Pavlovic) che concede pochissimo anche grazie all’aiuto dell’atteggiamento di tutta la squadra. "Bisogna accendere subito l’interruttore, altrimenti ci si fa male", aveva avvertito Allegri alla vigilia. Chiarissimo, così come il suo vice dopo la vittoria: "Ho sentito parlare di prossima gara col Napoli, sbagliato. C’è il Lecce (domani alle 21 a San Siro) in Coppa Italia". Già. Potrebbe rivedersi Maignan. Potrebbe aumentare il minutaggio dei vari De Winter, Ricci, Loftus-Cheek, Nkunku. Si rivedrà la “stellina“ Camarda, in prestito ai giallorossi: il passato e il futuro per il Milan. Ma Allegri bada al presente. E a far rinascere un Milan che ha l’obbligo di ritrovare l’Europa nobile. Come minimo, viste le premesse.

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