ALICE NIDASIO
Calcio

Inter, Spalletti tra mosse a sorpresa e un chiodo fisso: "Dobbiamo crescere ancora"

Il mister ha riproposto Joao Mario. «De Vrij in panchina? Giusto non esporlo ai fischi dei laziali». Capitan Icardi: «Non siamo l’anti-Juve»

Luciano Spalletti sotto la pioggia dell'Olimpico

Milano, 30 ottobre 2018 - Che l'Olimpico fosse lo stadio delle sorprese, si era visto a maggio, quando l’Inter di Luciano Spalletti l’aveva espugnato guadagnandosi l’accesso alla Champions. Ma a cinque mesi di distanza da quello spettacolare 2-3 contro la Lazio, la sorpresa più suggestiva del posticipo di ieri era in mezzo ai titolari nerazzurri. Nessuno tra Keita e de Vrij dal primo minuto, ma un esordio stagionale inaspettato: quello di Joao Mario. Inedita la titolarità (l’ultima volta in Serie A col club risaliva a gennaio 2018, nella gara contro la Fiorentina); inedito il numero di maglia (oggi il portoghese non indossa più il dieci, sulle spalle di Lautaro Martinez, ma il quindici); e inedita anche la posizione in campo: contro i biancocelesti ieri era schierato come mezz’ala sinistra, ma la sua zona ideale è sempre stata più spostata sulla trequarti.

«Abbiamo fatto un’ottima prestazione contro una grandissima Lazio e questo è fondamentale». Queste le parole del tecnico dell’ Inter Luciano Spalletti. «Noi anti-Juve? Dobbiamo essere l’anti-noi. Abbiamo la possibilità di giocare delle partite nelle quali riusciamo a gestire i ritmi, mentre nella ripresa abbiamo perso troppi palloni e abbiamo dato alla Lazio la possibilità di crearci qualche problema. In queste situazioni ci vedo molte nostre mancanze più che la bravura di un’avversaria comunque fortissima», ha sottolineato Spalletti. «Perché ho lasciato fuori De Vrij? Non c’era bisogno di metterlo nella condizione di essere fischiato da tutto lo stadio, perché sarebbe stato così - ha rimarcato il tecnico dell’ Inter - Vista l’emotività del ragazzo, che è di un’umanità e sensibilità infinita, poteva anche andare a finire in uno stato d’animo che non lo avrebbe messo nelle condizioni ottimali. Ho tanti giocatori a disposizione, concedere a tutti il giusto minutaggio è fondamentale».

Mauro Icardi, autore di una doppietta nel match contro la Lazio, si è così espresso ai microfoni di Sky Sport al termine della gara dell’Olimpico: «Io sto vivendo lo stesso momento che sta vivendo l’Inter. Un periodo bello, in cui le cose - al di là della gara contro il Barcellona - riescono bene. Vogliamo fare bene le cose, questo. Noi l’anti-Juve? L’ho ripetuto la settimana scorsa, noi sicuramente non lo siamo: ci mancano alcuni gradini per arrivare al loro livello, ma siamo contenti della nostra crescita. Ora andiamo avanti: si lavora per migliorare, vogliamo avere la palla e siamo riusciti a farlo molto bene. Abbiamo trovato gli spazi e le giocate per fare gol: questo riflette il lavoro da noi svolto in settimana. Poi è anche importante non prendere gol, anche perché le opportunità per segnare ce le abbiamo».

Dopo il successo di ieri l’Inter è a sei lunghezze dalla Juventus e ha gli stessi punti del Napoli in classifica. E alle spalle c’è una società che si rafforza giorno dopo giorno e che aspira ad un livello in costante crescita. Come testimoniato dalle parole di Giovanni Gardini ai microfoni di Sky Sport nel pre-partita dell’Olimpico: «Con una proprietà forte come quella di Suning non si può pensare di avere obiettivi di medio livello. Noi sappiamo quello che ci aspetta: ogni partita è importante, i risultati sono fondamentali per proseguire la strada che abbiamo intrapreso. La figura di Steven Zhang è di grande orgoglio».

Lo stesso presidente Zhang nel dopo partita ha commentato: «Sono molto contento per la reazione dopo la sconfitta con il Barcellona, la squadra ha carattere, mi piace».