Milan, insulti razzisti a Maignan: identificato il tifoso juventino. E' un sindacalista

L'episodio è accaduto domenica scorsa a Torino prima della partita. L'operaio di Rovigo è stato smascherato dalla Digos

Mike Maignan, il nuovo portiere del Milan

Mike Maignan, il nuovo portiere del Milan

È stato identificato dalla Digos di Torino il tifoso della Juventus che domenica scorsa, durante il riscaldamento all'Allianz Stadium prima della partita con il Milan, ha preso di mira il portiere rossonero Mike Maignan, con una serie di insulti razzisti, scena registrata all'Allianz Standium dalle telecamere installate nell'impianto. Il tifoso, denunciato per istigazione all'odio razziale, è un operaio e sindacalista di Rovigo ed è iscritto allo Juventus Club Gaetano Scirea di Castagnaro (Verona), che ne ha annunciato l'espulsione.

Cos'è accaduto

Nelle ore successive al match tra Juventus e Milan è diventato virale un video condiviso da un tifoso bianconero: le immagini e l'audio raccontavano gli insulti razzisti rivolti al portiere rossonero Mike Maignan. Il tifoso autore del video rivolgeva all'estremo difensore francese appellativi come "scimmia" e "neg*o" intervallati da imprecazioni e bestemmie. Il portiere rossonero si era poi sfogato sui social: "Domenica sera all'Allianz Stadium i tifosi bianconeri mi hanno preso di mira con insulti e grida razziali - scrive Maignan su Instagram - Cosa volete che dica? Che il razzismo è sbagliato e che questi sostenitori sono stupidi? Non si tratta di questo. Non sono né il primo né l'ultimo giocatore ad aver subito tutto questo. Finché questi eventi vengono trattati come 'incidenti isolati' e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora, ancora e ancora", ha sottolineato Maignan.

Maignan si chiede: "Cosa stiamo facendo per combattere il razzismo negli stadi di calcio? Crediamo che quello che si sta facendo sia davvero efficace? Faccio parte di un club che si sforza di aprire la strada opponendosi a tutte le forme di discriminazione ma bisogna essere più numerosi e uniti in questa battaglia che va oltre il calcio. Le persone che decidono come procedere sanno cosa si prova a sentire insulti e ululati che ci relegano al rango di animali? Sanno cosa provano le nostre famiglie, i nostri cari che assistono a tutto questo e che non capiscono come possa ancora accadere nel 2021?".

Nonostante lo sfogo però Maignan non la dà per vinta ai razzisti e risponde orgogliosamente prendendosi l'impegno di continuare a lottare: "Non sono una 'vittima' del razzismo. Sono Mike, in piedi, nero e orgoglioso. Finché possiamo dare la nostra voce per cambiare le cose, lo faremo".