FABRIZIO CARCANO
Calcio

Atalanta, è già febbre Europa League

In appena due giorni venduti 6.786 mini abbonamenti per assistere alle tre gare contro Everton, Apollon Limassol e Lione

Leonardo Spinazzola

Milano, 2 settembre 2017 - L'Atalanta giocherà sempre in casa, anche a distanza di 150 chilometri. Il popolo atalantino vuole colorare di nerazzurro Reggio Emilia e invadere il Mapei Stadium, che ospiterà le gare interne della Dea in Europa League. Obiettivo che si sta concretizzando. In appena due giorni venduti 6.786 mini abbonamenti per assistere alle tre gare contro Everton (14 settembre), Apollon Limassol (19 ottobre) e Olympique Lione (7 dicembre).Con questi numeri si va verso una cornice di pubblico intorno ai 15mila spettatori a gara, con veri esodi di massa lungo le autostrade che collegano la città dei Mille alla città del Tricolore.

La squadra di Gasperini, intanto, continua a lavorare a Zingonia a ranghi ridotti dalle assenze dei nazionali e ulteriormente sfoltiti dagli infortuni dei due brasiliani: il difensore Toloi lavora a parte per un colpo al polpaccio subito a Napoli, mentre il centrocampista Schmidt dovrà essere operato per una lesione al menisco esterno sinistro. Questo pomeriggio alle 16 Gomez e compagni disputeranno un’amichevole allo stadio di Caravaggio contro l’Alessandria. Per la prima si rivedrà titolare il centrale Mattia Caldara (finora ha disputato solo una frazione con le riserve nel test contro il Venezia) che farà reparto con Masiello e Palomino davanti al portiere Gollini. Centrocampo con Hateboer, De Roon, Castagne e Gosens, in attacco Petagna e Gomez con Cristante spostato in avanti, mancando i vari Ilicic, Kurtic, Cornelius, Orsolini, Vido e Haas, impegnati come le rispettive nazionali maggiori e under 21.

Oltre naturalmente a Spinazzola, anche lui impegnato con la nazionale. Intorno al numero 37 è calata la classica quiete dopo la tempesta mediatica. Il post distensivo del capitano Papu Gomez («Sarò il primo ad aiutarlo per la sua crescita e consigliarlo positivamente come ho sempre fatto...da capitano») ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche nello spogliatoio e anche tra i tifosi. Che sui social, pur continuando a rimarcare la delusione per il comportamento dell’esterno umbro, stanno aprendo ad una riconciliazione. Lavoro a testa bassa, umiltà, impegno massimo: questa la richiesta della tifoseria. Insieme a quelle pubbliche scuse che anche Gasperini, senza tanti giri di parole, ha consigliato al ragazzo.