Eurolega, Napier è glaciale: Milano piega il Partizan 85-83

I biancorossi tengono vive le speranze play-in

L'Olimpia Milano batte il Partizan

L'Olimpia Milano batte il Partizan

Milano, 8 marzo 2024 – Sigillo di grandissimo peso specifico dell’EA7 Emporio Armani Milano che, davanti a un Forum infuocato, piega 85-83 il Partizan Belgrado nel ventottesimo turno di Eurolega e riesce a tenere viva la fiammella della speranza di agguantare uno degli ultimi posti per i play-in. La principale chiave del successo dell’Olimpia, protagonista di una strepitosa prestazione sul piano balistico (i biancorossi hanno tirato con l’80% da due e il 51% da tre), è racchiusa senza dubbio nella solidità e nella continuità nel mantenere alta l’intensità, che i meneghini hanno mostrato per gran parte dei 40’. Il resto lo hanno fatto il talento e le giocate dei singoli. Quelle di Shavon Shields (19 punti, 6 assist e 3 rimbalzi), che all’inizio ha tenuto in piedi i suoi, quelle di Devon Hall (18 punti), che nel terzo quarto ha avuto importante impatto offensivo, e poi, ultime ma non ultime, quelle dell’accoppiata formata da Nikola Mirotic e Shabazz Napier, che ha messo la ciliegina sulla torta milanese: il montenegrino con passaporto spagnolo ha infatti mandato a bersaglio 11 dei suoi 19 punti totali, mentre il folletto statunitense (15 punti), dopo una gara un po’ a corrente alternata, ha preso per mano l’attacco biancorossi nel momento decisivo e ha siglato gli ultimi sette punti dell’Olimpia, impreziosendo la serata con il canestro siglato a 5” dalla fine, che ha deciso la contesa. Sono quattro, invece, i giocatori del Partizan finiti in doppia cifra e guidati dall’ex Varese Aleksa Avramovic, arrivato a quota 19 punti.  

La cronaca della gara

E dire che le premesse iniziali non erano sembrate le migliori per Milano: l’Olimpia è infatti partita con il freno a mano tirato, perdendo subito quattro palloni (saranno 12 quelli getatti alle ortiche dopo i primi 20’ e 19 quelli finali) e finendo sotto 0-8. Quando però è entrato in partita Shavon Shields la musica è cambiata e Milano è riuscita a raddrizzare la partita mettendo la testa avanti con il sigillo di Hall (12-10). Grazie a Mirotic, Hines e Lo, i biancorossi sono poi riusciti a spingersi anche a +5, ma il Partizan non ha perso contatto e, sospinta da Avramovic, ha limitato i danni chiudendo il quarto d’apertura con una sola lunghezza di ritardo (22-21). Preludio al controsorpasso ospite, arrivato in avvio di seconda frazione e agevolato da un 8-0 ispirato da Caboclo e Leday e valso il 22-29. Pur costretta a fare i conti con il persistente problema delle palle perse e dei rimbalzi offensivi concessi al Partizan, però, la formazione di coach Messina non si è persa d’animo e ha nuovamente ricucito lo strappo grazie a Shields, Melli, Voigtmann e Hall, per poi rientrare negli spogliatoi con il medesimo +1 di fine primo quarto (41-40). Dopo l’intervallo il botta e risposta a distanza è proseguito fino a quando il Partizan ha dovuto rinunciare a Dozier e Punter, rispettivamente con tre e quattro falli carico. Una situazione di cui Milano ha cercato di approfittare affidandosi a una difesa salita di colpi e ai guizzi offensivi di Hall e Napier. I biancorossi non sono però riusciti a spingersi oltre il 67-61, mentre il Partizan, aiutato da Andjusic e Avramovic, ha retto l’urto rendendo il quarto quarto un lungo testa a testa, aperto dallo scatenato Mirotic e chiuso dai 7 punti consecutivi di Napier, che con il suo jumper vincente a 5” dalla fine ha chiuso i conti e reso vano il precedente gioco da tre punti dell’ex di serata LeDay.

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