
Musso o Carnesecchi, la scelta. Gasp ripesca l’argentino tra i pali
Una porta per due. L’Atalanta sta vivendo un dualismo tra estremi difensori, il 29enne argentino Juan Musso e il 23enne azzurro Marco Carnesecchi, inedito per le altre squadre di vertice. Concorrenza e alternanza positive fino ad un mese fa, con sette partite su dieci in campionato con il “clean sheet“, la porta tenuta inviolata. E anche in Europa League due gare su quattro senza subire reti, per un totale di nove gare su quattordici non incassando gol. Nelle ultime giornate, però, c’è stata un’inversione di tendenza, con cinque gol subiti e tre gravi errori dei due guardiani dei pali, finiti entrambi sulla graticola dopo un primo trimestre di assoluto livello.
Va fatta una premessa d’obbligo: il ruolo del portiere nella Dea a trazione offensiva di Gian Piero Gasperini non è mai stato facile, a livello tattico, con una difesa spesso alta e a volte in inferiorità numerica. Dal primo Sportiello a Berisha, da Gollini fino a Musso i vari estremi difensori che si sono alternati nella porta nerazzurra hanno sempre avuto alti e bassi, momenti difficili e conseguente turn over. E a parte la stagione 2019-20, con uno strepitoso Gollini sempre titolare e Sportiello utilizzato solo in occasione di infortuni del “Gollo“ (per esempio a Valencia e a Lisbona in Champions), ogni anno di fatto i portieri nerazzurri si sono alternati. Ne sa qualcosa Musso che venne sostituito da Sportiello già nel dicembre 2021 dopo una serie di prestazioni opache e poi la scorsa primavera nell’ultimo bimestre, sempre dal futuro milanista.
Per arrivare all’oggi, al dualismo annunciato fin dall’estate tra l’argentino e l’emergente Carnesecchi, che prima del Napoli sembrava aver girato il vento dalla sua ed essere pronto ad un ruolo da titolare. Prima del “fatal“ errore di sabato pomeriggio, il maldestro rinvio che ha innescato il raddoppio di Elmas, costato la sconfitta contro i campioni d’Italia. Gasp a domanda precisa ha difeso i suoi portieri ("Hanno fatto tante parate decisive in questi mesi") ma gli errori delle ultime domeniche sono costati punti pesanti. Il rigore sciaguratamente provocato da Musso nel finale di tempo contro l’Inter sullo 0-0, con l’uscita irruenta su Darmian, ha girato la partita. L’errore identico una settimana più tardi di Carnesecchi a Udine su Ferreira è stato neutralizzato dallo sbaglio di Success dagli undici metri, ma c’è stato comunque. E ora? Si andrà avanti con l’alternanza. Musso per ora resta il titolare e Carnesecchi giocherà ogni tre o quattro partite. Ora spazio all’argentino con lo Sporting Lisbona, probabilmente con il Torino e il Milan, mentre Carnesecchi potrebbe giocare in Polonia se l’Atalanta sara già certa del primo posto, e dunque sara quasi un’amichevole, e poi nelle sfide casalinghe contro Salernitana o Lecce.
Da gennaio si vedrà, ma è difficile che uno dei due venga ceduto nel mercato invernale per inserire un dodicesimo più “light“: l’Atalanta fino al termine della stagione non si priverà di nessuno dei due portieri. Anche se forse una scelta più decisa nelle gerarchie verrà fatta, in base al rendimento che forniranno i due guardiani dei pali nelle prossime partite da qui a inizio del nuovo anno.