FABRIZIO CARCANO
Sport

Atalanta, gli attaccanti non segnano più. Appena tre gol realizzati da fine gennaio

Il laterale Ruggeri sprona la squadra: "Ora pensiamo alla trasferta a Napoli"

L'attaccante dell'Atalanta Ademola Lookman

Nel calcio per vincere non basta giocare bene, giocare anche meglio dell’avversario: bisogna anche segnare. Cosa che l’Atalanta non sta più facendo. Tre gol segnati da fine gennaio e appena quattro punti in cinque giornate.

Il cannoniere Ademola Lookman non segna dal 28 gennaio, il baby d’oro Rasmus Hojlund è l’unico a non aver interrotto il digiuno con il gol segnando due reti a febbraio contro Lazio e Lecce, Jeremie Boga è rimasto fermo all’unica rete segnata a gennaio contro la Salernitana, Pasalic non segna dal 4 gennaio.

E all’appello mancano sempre i due colombiani che nelle precedenti annate garantivano 33 gol in coppia: Zapata non segna da novembre e ha saltato le ultime tre gare per infortunio, Muriel non segna da ottobre, dalla gara d’andata proprio contro l’Udinese e continua a non trovare la porta. E il debuttante Vorlicky, alla sua terza presenza in A, è ancora troppo acerbo a questi livelli.

Così all’indomani del primo pareggio stagionale per 0-0, l’idea tra i nerazzurri e ne il punto preso in casa contro l’Udinese sia comunque un buon punto, per puntellare una classifica da Europa League con un sesto posto da 42 punti, con la Juventus ancora abbastanza indietro.

“Teniamo buono questo punto”, ragiona anche uno dei giovanotti della banda Gasperini, il ventenne zognese Matteo Ruggeri, prodotto del settore giovanile, alla sua sesta gara da titolare da gennaio, ieri schierato in extremis dopo il forfait nel riscaldamento di Davide Zappacosta per un fastidio inguinale.

“Abbiamo fatto una buona partita sia sotto l’aspetto difensivo che sul piano del gioco, ma purtroppo non siamo riusciti a vincerla, anche per i meriti dell’Udinese. Abbiamo approcciato nel modo giusto fin dal primo minuto e con la cattiverà giusta per vincerla, ma non ci siamo riusciti? È mancato il gol ma la prestazione c’è stata e l’Udinese ha fatto il suo per non farci vincere e questo va riconosciuto”.

Per il laterale classe 2002, cresciuto negli oratori della Val Brembana e poi svezzato dalla ‘Cantera’ di Zingonia, prima di arrivare nel 2020 in prima squadra appena maggiorenne, bisogna comunque vedere il bicchiere pieno a metà.

“Spiace non aver vinto, ma teniamoci buono questo punto. Quando c’è la prestazione, e c’è stata, abbiamo poco da rimproverarci, per cui ora pensiamo alla prossima, andremo a Napoli e sarà tostissima”, ha chiosato Ruggeri. Che anche al Maradona, sabato prossimo, potrebbe essere titolare se Zappacosta non sarà recuperato al meglio.