
Arianna Errigo, a 37 anni, continua a brillare nella scherma. Dopo quattro medaglie in Coppa del Mondo, si prepara per Europei e Mondiali.
In punta di fioretto, ma nemmeno troppo, Arianna Errigo è sempre lì in pedana. Passano gli anni, le medaglie, i ct, eppure la brianzola non ha mai perso la grinta, riuscendo a mantenere l’alto livello a cui ha sempre abituato. Lo fa anche da quando, nella sua vita, gli equilibri sono cambiati con l’arrivo di due gemelli che hanno stravolto i cicli di sonno e la routine. Errigo è una leonessa che ama, e soprattutto, si diverte ancora a tirare di scherma. L’azzurra si prepara prima (oggi) a spegnere 37 candeline, poi ad affrontare Europei e Mondiali. La lombarda arriva agli impegni più importanti dopo aver conquistato quattro medaglie in Coppa del Mondo, con l’ultima di bronzo portata a casa a Shangai. A Milano, l’atleta, presente per un evento di Airbnb di cui è ambassador, ha detto: "Ho fatto una stagione di Coppa del Mondo positiva, adesso ci saranno gli Europei a metà giugno a Genova e poi per me si concluderà la stagione a luglio con il Mondiale a Tbilisi che è l’appuntamento più importante". Alla competizione europea arriva dovendo difendere il titolo vinto un anno fa a Basilea: il terzo a livello individuale. La domanda più ricorrente che le viene fatta è quando e se smetterà, ma per ora non ci pensa e si gode la sua tenuta fisica e tecnica. "Compio 37 anni: è bello vedere che nonostante l’età io ancora riesca a tenere livelli molto alti. Non so per quanto tempo riuscirò, però, per me questa è una grandissima soddisfazione. Guardo un anno alla volta, non penso più per quadriennio". Ad accompagnarla oltre il marito, i suoi bambini: "Hanno girato il mondo, effettivamente ora hanno necessità diverse: hanno due anni e due mesi, camminano e ho bisogno che ci siano spazi all’aperto o una cucina per farli mangiare, per questo è fondamentale avere una casa. Ci sono degli orari diversi e situazioni che sono cambiate però riesco a portarli con me e l’idea di continuare a fare scherma con loro è bellissimo".
Poi sfoglia i ricordi: "A Parigi, mi ricordo quando li stavo aspettando, insieme alla mia famiglia, nel villaggio olimpico (per la prima volta è stata istituita una nursery, ndr). È stata la cosa più emozionante di tutte, il villaggio è sempre stata una parte riservata agli atleti. È stato bello farli entrare, fare il giro, andare ai cerchi olimpici dove tutti fanno la foto". Ai Giochi del 2024, è mancata però l’unica medaglia individuale che non ha, l’oro, ma i ricordi sono positivi. "Penso al podio fatto con la squadra, anche se noi volevamo l’oro. Nel triennio abbiamo vinto tutto, ma non abbiamo raggiunto quello che ci eravamo prefissate. Le medaglie, in ogni caso, vanno sempre festeggiate e questo l’ho imparato negli anni, credo che quello sia stato un argento bellissimo".
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