GIULIO MOLA
Sport

Allerta a Monaco di Baviera: rischio scontri tra tifoserie per la finale Inter-PSG

Massima allerta a Monaco per la finale Inter-PSG: tifoserie calde e ultras da tutta Europa mettono a rischio l'ordine pubblico.

Dal 2016 esiste un unico gruppo riconosciuto dal PSG, il Collectif Ultras Paris

Dal 2016 esiste un unico gruppo riconosciuto dal PSG, il Collectif Ultras Paris

dall’inviato

Nessuno lo dice ufficialmente, ma a Monaco di Baviera in tanti lo pensano e lo sussurrano a bassa voce, soprattutto istituzioni e rappresentanti delle forze dell’ordine. Una finale Inter-Arsenal sarebbe stata più facile da gestire sotto il profilo dell’ordine pubblico, perché la tifoseria parigina è fra le più “calde” del continente e non sarà facile tenerla sotto controllo. Massima allerta, dunque, per prevenire scontri fra le due fazioni, presidiate soprattutto le due fan zone, il “Champions Festival” (Olimpiapark) e tutta l’area limitrofa a Marienplatz, la più mondana grazie anche a una infinità di locali. L’Uefa ha riservato trentaseimila tagliandi ai supporter delle due squadre, da dividersi in parti uguali. E ovviamente il partito dei “delusi” è numeroso.

Proprio le conseguenze del caos-biglietti aumenta la preoccupazione col passare delle ore perché saranno circa 40mila i supporter nerazzurri e francesi che arriveranno senza il ticket d’ingresso. Dopo le proteste dei giorni scorsi, numerosi gruppi della tifoseria organizzata dell’Inter si sono mossi in direzione Baviera la notte scorsa. Ma l’esodo è già cominciato giovedì sera con ogni mezzo possibile: aerei, treni, auto e pullman. Anche ieri in tanti hanno viaggiato sprovvisti di biglietto, per il sol fatto di esserci. Stesso discorso per i transalpini anche se gli Ultras del PSG avrebbero ottenuto alla fine 3mila biglietti.

Il vero problema è che a Monaco non si ritrovano solamente interisti e parigini. La città, suo malgrado, si prepara ad accogliere diversi gruppi di ultras, provenienti da tutta Europa, e non tutti con intenzioni “amichevoli”.

Dall’Italia sono attesi tifosi di Napoli (circa 500, gemellati da tempo con quelli del PSG), Lazio e pare del Milan, mentre dalla Francia dovrebbero arrivare supporter del Marsiglia e del Nizza, storici rivali del club di Al Khelaifi e pronti ad affiancare i nerazzurri. E come se non bastasse, ci saranno anche gruppi di bulgari da Plovdiv, quelli olandesi provenienti da Eindhoven, i tedeschi dell’Hansa Rostock e del Dresda. Insomma, un maxiritrovo fra tifoserie antagoniste, in un contesto già di suo non tranquillizzante per possibili “regolamenti” di conti da prevenire. La polizia tedesca ha mobilitato circa 2.000 agenti pronti a intervenire in ogni angolo della città coadiuvati da colleghi italiani e francesi.

Gli ultras del Paris Saint-Germain anche di recente non sono passati inosservati per la loro pericolosità. Una frangia di tifoseria organizzata che ha una storia complicata, fatta di divisioni interne, conflitti ideologici e politici, differenze sociali. Fino al 2010 c’erano due gruppi particolarmente attivi: la Kop of Boulogne e la Supras Auteuil. Dopo numerosi episodi di violenza, le due fazioni estreme vennero sciolte. Dal 2016 esiste un unico gruppo riconosciuto dalla società, il Collectif Ultras Paris, che ottenne permessi e biglietti per tornare al Parco dei Principi. Nonostante la rigidità delle misure prese, nell’ultimo periodo sono accaduti altri episodi gravi. In particolare, dopo la semifinale contro l’Arsenal, a Parigi ci sono stati scontri con la polizia e sassaiole. Sugli Champs-Élysées un’auto investì tre persone, una delle quali è rimasta gravemente ferita. La vettura è stata poi incendiata dai tifosi. La speranza di tutti è che quella di oggi sia solo una lunga giornata di festa.

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