A San Siro la sfida dei leader. Rafa Leao è in cerca di rivincite . Lautaro vuole entrare nella storia

Tante critiche al portoghese dopo la “stecca“ contro la Roma, ma è stato l’ultimo a far male ai nerazzurri. L’argentino ha segnato otto volte al Diavolo e vuole sfruttare questa gara per superare due mesi di digiuno.

Rafa Leao è in cerca di rivincite . Lautaro vuole entrare nella storia

Rafa Leao è in cerca di rivincite . Lautaro vuole entrare nella storia

Sono i rispettivi simboli delle due squadre di Milano. I giocatori di maggior spicco, quelli chiamati a trascinare tutti gli altri, particolarmente nella fase offensiva. Rafael Leao da una parte, Lautaro Martinez dall’altra. In comune l’iniziale del cognome e il peso che portano sulle spalle, essendo riposte nelle loro capacità grandi speranze ai fini del risultato finale di Milan e Inter. Per l’attaccante rossonero il periodo non è dei migliori. Sta seguendo nella parabola quelli che sono gli alti e bassi della squadra, che pure era arrivata alla sfida d’andata dei quarti di Europa League con la Roma con un buonissimo ruolino di marcia: sette vittorie consecutive nelle varie competizioni, la posizione in zona Champions ormai consolidata. Proprio nella gara in cui ci si attendeva di più, a San Siro coi giallorossi, il portoghese ha faticato moltissimo. È uscito accompagnato dai fischi dei tifosi avversari, ma anche da alcuni dei propri. Ha fatto di nuovo la differenza contro il Sassuolo e contro la Roma ha servito un grande assist a Gabbia dopo aver fatto espellere Celik. La vera grande “pausa“ è stata quindi quella dell’andata di Coppa, eppure è bastata per una lunga sequela di critiche. Al Milan è rimasto il derby, evitare lo scudetto altrui in casa propria, come obiettivo della stagione, posto che la partecipazione alla prossima Champions sembra blindata. E il portoghese è stato sia l’unico a segnare nel 5-1 dell’andata che il grande protagonista dell’ultimo successo rossonero, con una doppietta nel 3-2 del settembre 2022.

Dalla parte opposta, anche a Lautaro Martinez e all’Inter è rimasto un solo obiettivo, ma è lo scudetto. Può vincerlo oggi oppure nelle settimane successive, la matematica dice che le rivali sono teoricamente ancora in corsa, il buon senso fa pensare il contrario. Quattordici punti di differenza a sei gare dalla fine sono un divario enorme. Diventerebbe incolmabile qualora i nerazzurri dovessero vincere la stracittadina, in cui il capitano argentino ha già segnato otto volte in passato, ma non all’andata in questo torneo. Deve sbloccarsi dopo un digiuno insolito, visto che non segna dal 28 febbraio (eccezion fatta per una rete in nazionale in un’amichevole). Persino con un’astinenza così prolungata è saldamente in testa alla classifica cannonieri. E soprattutto, nonostante qualche prestazione incolore, nessuno si è sognato di metterlo in discussione. Il che segna già un’importante differenza rispetto al giocatore più rappresentativo della controparte.

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