Venerus da tutto esaurito a Milano. "E la cosa non mi stupisce"

Il cantautore milanese si esibisce sul palco di casa: "Sogno show sotto lo stelle e...un duetto con Paolo Conte"

Venerus

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Milano -  Sogno di una notte di mezza estate. Pensando al debutto nella sua città, Venerus non avrebbe potuto augurarsi molto più di un Cortile delle Armi esaurito con settimane d’anticipo. Nella tappa di giovedì 29 luglio al Castello Sforzesco del suo Magica Musica Tour, infatti, il cantautore milanese si trova a vivere una prima volta circondata dall’affetto di amici e colleghi, nell’attesa di replicare al Magnolia il primo di settembre e allo Spazio Polaresco di Bergamo il 3.

Finalmente l’ultimo album “Magica Musica” trova la via del palcoscenico. "Effettivamente è un disco che ho pensato per essere portato su quella scena che resta la mia modalità di condivisione musicale preferita. Causa pandemia, tutto era stato finora tanto, troppo, virtuale. Finalmente posso dar vita ogni sera alle mie canzoni; rispetto al disco, tutt’altro tipo di esperienza".

In calendario ha 21 concerti, da Siracusa a Jesolo. Immaginava, in una estate complicata come questa, di avere così tante richieste? "Sinceramente, sì. Col resto della band, venivamo da un 2019 di fuoco, ricco di impegni; dopo un anno e mezzo di ‘tregua’ forzata c’era da prevedere che la risposta sarebbe stata buona. E di questo non posso che essere grato a chi mi segue perché, se è bello fare dischi, salire sul palco lo è anche di più".

Ha curato pure la regia dell’ultimo videoclip “Luci”. "Ho usato filmati realizzati nell’ultimo anno senza uno scopo preciso. Mi è sembrato interessante utilizzarli per dare un riscontro visuale alla mia musica. Mi piace l’idea di reinventarmi continuamente".

Il suo amico (e produttore) Mace ha tenuto un concerto in stream sulla terrazza situata sopra il fastigio dell’arco trionfale della Galleria Vittorio Emanuele II. Potendo fare altrettanto, lei che monumento milanese sceglierebbe? "Considerato che al Castello Sforzesco già ci suono, dico Parco Sempione. Oppure, al chiuso, mi piacerebbe fare qualcosa al planetario; mancherebbe forse la magia di stare tutti all’aperto sotto le stelle (vere), ma con le proiezioni giuste potrebbe trasportarti in cento posti diversi".

E chi vorrebbe avere ospite? "Potendo sognare in grande, vorrei Paolo Conte".

Mai pensato di scrivere per altri? "No. Se mi viene un pezzo bello, lo tengo per me. Se viene brutto, non voglio che esca. Mi piacerebbe però fare produzioni".

Un’aspirazione? "Realizzare prima o poi un’istallazione ispirata ai sogni che faccio di notte. Da esporre magari alla Tate Modern di Londra… o nel laboratorio di scenografie de La Scala".