Phil Collins e la malattia: "Non riesco più a tenere in mano le bacchette della batteria"

L'artista si confida in un'intervista tv alla vigilia del tour reunion dei Genesis

 Phil Collins in un concerto risalente al 2019

Phil Collins in un concerto risalente al 2019

Cosa c'è di peggio per un musicista che dover avvicinarsi a chiudere la carriera a causa di problemi di salute che gli impediscono di suonare lo strumento a cui ha dedicato la vita e che gli ha regalato tanti successi? E' quello che sta accadendo a Phil Collins, storico batterista dei Genesis ma anche protagonista di una lunga carriera solista in cui ha inanellato successi in serie, con brani come "Against all odds" e "Sussudio", fra gli altri.

Alla vigilia di un tour reunion della band in cui l'artista londinese, nato nel 1951 nel quartiere di Chiswick, entrò nel 1970, diventandone il cantante nel 1975, all'addio di Peter Gabriel, ha raccontato di non essere più in grado di suonare la batteria, a causa dei suoi problemi di salute.

Non solo. Collins, in un'intervista rilasciata alla Bbc, ha rivelato che le sue condizioni stanno peggiorando tanto da costringerlo anche a stare seduto mentre canta nei concerti dal vivo. L'ex batterista dei Genesis si è detto "frustrato" da quanto gli sta accadendo. Collins ha subito un intervento chirurgico alla schiena nel 2009 e un altro nel 2015, che ha avuto conseguenze sui suoi nervi. L'artista, inoltre, soffre anche di diabete.

Nell'intervista rilasciata in occasione del tour reunion dei Genesis, Collins ha riferito che a suonare la batteria al suo posto sarà il figlio Nic. "Mi piacerebbe suonare con lui sul palco", ha dichiarato, "ma riesco a mala pena a tenere una bacchetta in mano".