Michele, il giornalaio dei campioni

Da oltre 50 anni è il fulcro di Appiano. Nella sua edicola Bersellini, Ronaldo, Mihajlovic e pure Maradona

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di Fulvio D’Eri

Ci sono persone che in un paese sono punti di riferimento. Ad Appiano Gentile c’è Michele Palella che da oltre 50 anni è uno dei centri gravitazionali del centro comasco conosciuto ai più perché alla Pinetina si allena l’Inter. Michele è il “Giornalaio” per eccellenza, coi suoi 82 anni e una verve da trentenne è il fulcro del paese, un amico per molti, una miniera di aneddoti. Spalleggiato dalla simpaticissima signora Anna Maria, appianese doc e compagna di una vita, oltre a vendere giornali, Michele è sempre gentile e disponibile con tutti. Ma come è arrivato ad Appiano lui che è nato a Bari nel 1939? "Il mio primo lavoro è stato quello di sarto, ho lavorato a Milano in sartoria dal 1964 al 1965 – dice –. Poi la ditta ha chiuso e io ho preso in mano le redini dell’edicola nel paese natale di mia moglie. La gente, una volta, leggeva parecchio, ho instaurato bellissimi rapporti umani. Ora si legge molto meno, le nuove tecnologie hanno allontanato soprattutto i giovani. Volevo smettere, ma la passione è ancora tanta e per me la carta stampata ritornerà in auge".

Michele è un’istituzione anche perché è l’edicolante amico di un po’ tutti i calciatori, i presidenti e i dirigenti interisti da 50 anni a questa parte. E non solo, ha conosciuto e scherzato con Maradona ed è stato amico intimo di Gianpiero Boniperti, grande presidente della Juventus. "Giampiero veniva a trovarmi spesso quando passava da queste parti. Era un signore. Io sono del Toro ma questo non ha mai intaccato la nostra amicizia. Quante battute… Mia moglie, per scherzo, gli ha detto una volta: “Non sono tifosa, ma sono contro la Juve” e lui ha fatto un passo indietro e ha detto “Ohibò, ma qui c’è libertà di scelta” e giù una bella risata". E poi l’incontro con Diego Armando Maradona. "È venuto in ritiro col Napoli, anni fa l’Inter affittava i campi della Pinetina anche ad altre squadre. Gli ho portato i giornali, è stato gentilissimo". Ma è col mondo nerazzurro che ha interagito di più. "Alla Pinetina sono di casa dalla fine degli anni ’60 quando all’Inter, la Grande Inter, allenava Helenio Herrera, di Facchetti e Mazzola. Di lì in poi non me ne è “scappato” uno". Gli è rimasto nel cuore Eugenio Bersellini. "Si sedeva con noi, un uomo eccezionale, amava il prossimo, faceva tanta beneficenza". Tra i giocatori gli chiediamo di Ronaldo “il Fenomeno”. "Ah, che ragazzo simpatico, ha giocato coi bambini del paese. Sempre presente nelle manifestazioni a scopo benefico". Tanti gli aneddoti di Michele che custodisce una miriade di articoli e fotografie. Ha conosciuto anche il “Mancio” Roberto Mancini. "Un grande amico. Una volta siamo andati dai ragazzi della Fulgor Appiano, è socievole, buono". E poi il Trap "Grande uomo" e Mourinho "Allenatore che ha fatto della disciplina il suo mantra". Baggio, Zanetti, il capitano dell’Inter del Triplete, Mihajlovic "un grosso in bocca al lupo a Sinisa per una pronta guarigione. È un combattente". Berti e chi più ne ha più ne metta. Con Mazzola ha fatto anche "l’osservatore". "Andavo a visionare qualche giovane, a me piace il calcio. Mazzola mi diceva… se è buono lo teniamo noi, se no te lo do per il Torino". Anche adesso i giornali l’Inter li compra da Michele, che è molto amato anche perché si è speso nel sociale. "Sono fondatore del servizio SOS di Appiano e uno dei fondatori della sezione appianese della Lega Italiana Lotta contro i Tumori".