"La Valcuvia è il mio Canada..." E Branduardi non si è spostato più

Da Gallarate al Sacro Monte, tanti autori si sono innamorati di questa terra meravigliosa

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"Mia moglie Luisa voleva avvicinarsi ai genitori, poi ci siamo trovati bene e non ci siamo più mossi" racconta Angelo Branduardi, così il Varesotto acquisito più illustre del panorama musicale. Il violinista di Cuggiono ha casa e studio a Bedero Valcuvia dove risiede da decenni. "Vivo immerso nel verde, circondato di bella gente, e mi piace definire la Valcuvia il mio piccolo Canada" racconta l’autore de “La pulce d’acqua” parlando del suo buen retiro a pochi chilometri dalla Svizzera e da Luino. "Dopo aver abitato Genova, a Roma, a Nizza, con Luisa ci siamo stabiliti prima a Cadrezzate, a due passi dai suoi genitori, e poi qua, dove abbiamo costruito la nostra casa di legno e il mio studio di registrazione". Ma la musica orbita attorno a Varese grazie anche ad altri protagonisti della canzone come Laura Bono, 43 anni e un diploma da perito aziendale con specializzazione in lingue estere abbandonato in un angolo per dedicarsi al mondo dello spettacolo. La varesina Laura di anni ne aveva 26 quando ha vinto Sanremo Giovani con “Non credo nei miracoli”, poi ha pubblicato quattro album e dal 2017 fa parte con Verdiana Zangaro, Greta Manuzi e Roberta Pompa del quartetto femminile Le Deva, a Sanremo pure lo scorso anno per condividere con Orietta Berti “Io che amo solo te” di Endrigo nella serata riservata alle cover.

Ma Varese esercita un peso pure “dietro le quinte“ grazie a Luca Chiaravalli, produttore, arrangiatore, compositore, e due autori col vento in poppa come Andrea Bonomo e Fabio Ilacqua. Gallaratese, 43 anni, Andrea Bonomo nel 2008 ha partecipato a Sanremo nella sezione Giovani con “Anna”, scritto con lo stesso Chiaravalli, e dopo l’album solista “11-12” ha abbracciato l’attività solo di autore, lavorando con Eros Ramazzotti, Giuliano Palma, Nek, Annalisa, Paola Turci, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Le Vibrazioni (la sanremese “Così sbagliato”) e tanti altri. Bonomo ha firmato “Voglio” di Marco Mengoni e quella “Sincero” su cui nel 2020, all’Ariston, si sono divise (dolorosamente) le strade di Bugo e Morgan. Ma con Bugo ha scritto pure il pezzo del ritorno al Festival, quella “E invece sì” presentata l’anno scorso.

Ilacqua ha invece il suo studio a Fogliaro, ai piedi del Sacro Monte. Ha vinto il festival Musicultura nel 2007, ma è dopo il doppio successo all’Ariston con Francesco Gabbani, nel 2016 fra le “Nuove Proposte” grazie ad “Amen” e l’anno successivo fra i “Big” grazie ad “Occidentali’s Karma”, che le sue quotazioni di cantautore sono esplose, portandolo a scrivere per Paola Turci, Marco Mengoni, Loredana Bertè, Ornella Vanoni. Tanto che Ilacqua è stato chiamato da Mina e Celentano a cantare con loro “A un passo da te”.

Oddio, chiamato… "Con loro non ho mai parlato – ammette ma ho scoperto con sorpresa nel pezzo pure la presenza della mia voce. Nella versione finale, infatti, Mina e Celentano hanno mantenuto i cori che avevo registrato nel provino". Dopo aver composto nel 2020 per Massimo Ranieri “Mia ragione”, il “cantautore-contadino” s’è ripetuto quest’anno al Festival con “Lettera di là dal mare”, Premio della Critica Mia Martini. A.S.