Io, l’uomo che sussurra alle piante

Giacomo, 30 anni e 60mila chilometri percorsi per educare al rispetto dell’ambiente. A partire dalla sua Varese

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di Gianluca Brambilla

Sessantamila chilometri in viaggio, sempre con in testa un obiettivo: proteggere l’ambiente. Giacomo Castana – 30 anni, varesino – di professione fa il giardiniere. La particolarità è che lo fa in modo diverso da tutti gli altri: "Per un po’ di anni mi sono limitato a tagliare prati e svolgere tutte quelle attività che mi venivano richieste – ricorda Castana –. Poi a un certo punto mi sono chiesto: ha senso approfittare dei doni della natura solo per controllarla?".

È da qui che la vita di Giacomo Castana ha iniziato a prendere una direzione nuova. Nel 2018 dà il via al progetto “Prospettive vegetali” e apre una raccolta fondi per girare l’Italia e parlare con contadini, vivaisti, scienziati, poeti. Dopo due anni di spostamenti – a volte in auto, a volte su una bici di bambù – e più di 260 interviste, pubblica “Botanica per tutti”, un documentario disponibile gratuitamente su YouTube. "L’obiettivo era quello di accendere la passione e la curiosità verso il mondo vegetale – spiega Castana –. Una sorta di testimonianza di come la Terra possa essere un luogo in cui l’uomo e le piante dialogano e si rispettano".

Dopo il successo riscosso con il documentario, i viaggi di Castana non si fermano. Anzi, sono sempre di più i gruppi ambientalisti e i comitati di cittadini che lo contattano da tutta Italia per farsi dare una mano nelle loro battaglie. A destare curiosità è anche un altro talento di Castana: far ascoltare la musica delle piante. "Non è affatto una cosa astratta – precisa –. È provato scientificamente che le piante abbiano una ventina di parametri elettromagnetici, equivalenti ai nostri sensi, che usano per leggere ciò che avviene attorno. Quando gli diamo la possibilità di usare un suono, tramite uno strumento che capta i segnali elettrici delle foglie, riusciamo a trasformare tutto ciò in musica".

E proprio la musica, non solo delle piante, è uno degli altri strumenti che Castana sfrutta per avvicinare sempre più persone al mondo della botanica. "Prima di fare il giardiniere sono stato anche un artista – sottolinea –. Adesso sto puntando sulla musica rap per arrivare anche ai più giovani". Nonostante i continui viaggi in giro per l’Italia, è a Varese che Giacomo Castana porta avanti buona parte dei suoi progetti. È lui, infatti, ad aver costruito “l’orto spaccasfalto”, un’area di circa 45 metri quadrati – in via Como – che ora è diventata a tutti gli effetti un orto. Per raggiungere questo obiettivo, però, il percorso è stato più complicato del previsto. "L’intervento doveva essere finanziato dal Comune, ma con la pandemia metà dei soldi sono spariti – spiega Castana –. Alla fine, siamo riusciti comunque a portare avanti i lavori tramite una raccolta fondi, che ha coinvolto circa 180 persone". Ed è sempre a Varese che Castana vuole portare avanti uno dei suoi prossimi progetti: costruire una serie di giardini tematici tra le gradinate esterne del Palazzetto dello sport.

"Sono sempre stato un grande appassionato di pallacanestro e con questo intervento penso che potremmo rendere più bello il palazzetto – spiega Castana –. In ogni aiuola che separa gli accessi all’impianto si potrebbe creare un giardino tematico diverso. Ne ho già parlato anche con i tifosi di “Il basket siamo noi”. Per ora rimane un sogno nel cassetto, ma è molto più vicino alla realtà di quanto si possa pensare".