
Tutti spendono in esperienze che vadano oltre il solo tour di degustazioni "Cultura, natura, gusto: successo delle cantine che investono in accoglienza".
L’enoturismo in Italia si consolida come uno dei motori più dinamici del turismo esperienziale: secondo una recente indagine dell’Osservatorio de Il Golosario, condotta su un campione di 1.200 enoturisti italiani e stranieri, il 72% sceglie le cantine che offrono la possibilità di pernottare, mentre il 68% privilegia quelle con cucina tipica annessa. La media di permanenza è di due notti, e cresce nei weekend lunghi o in occasione di eventi tematici.
Non solo: l’87% dei visitatori acquista vino direttamente in cantina, con una spesa media di 76 euro a persona, spesso accompagnata da altri prodotti del territorio. Cresce anche l’interesse per attività collaterali: il 52% degli intervistati dichiara di voler vivere almeno un’esperienza extra, come vendemmia partecipata, corsi di cucina, passeggiate tra i filari o momenti relax in Spa o wine resort.
L’indagine evidenzia una trasformazione profonda del viaggiatore del vino: più consapevole, più curioso, più esigente ed è stata realizzata durante la redazione della guida IlGolosario Wine Tour 2025 e nel corso dell’ultima edizione di Golosaria tra i Castelli del Monferrato, esempio tangibile di enoturismo organizzato su un territorio in forte espansione.
"Fare enoturismo non è più sinonimo di “passare a bere un bicchiere” – spiegano Paolo Massobrio e Marco Gatti, curatori della guida – ma è il desiderio di vivere un’esperienza autentica, che unisce cultura, natura e gusto. Il successo delle cantine che investono in accoglienza ne è la dimostrazione concreta".
Proprio per raccontare questa evoluzione, Massobrio e Gatti sono tornati in libreria con la quarta edizione del IlGolosario Wine Tour 2025, un volume di 640 pagine che censisce quasi 1.700 cantine italiane pronte ad accogliere il visitatore con proposte che vanno ben oltre la degustazione. Di queste, 670 offrono ospitalità con posti letto e 442 propongono anche la ristorazione, spesso nei weekend. La guida è organizzata per territori e non per province, così da evidenziare le zone più vocate del vino italiano. E accanto ai dati pratici, non mancano racconti, curiosità e dettagli sulle esperienze offerte: dalla caccia al tartufo alle passeggiate a cavallo, dalle Spa immerse tra i vigneti agli abbinamenti gastronomici pensati ad hoc.